Opera: il meteo

sabato 30 giugno 2007

giovedì 21 giugno 2007

COMUNICATO STAMPA: DISCRETO IL DOCUMENTARIO SUL PRESIDIO

Opera, 21 giugno 2007
Dopo avere assistito alla prima del documentario sul presidio di Opera devo riconoscere al regista Antonio Bocola ed al suo staff l'ottimo lavoro svolto. Non era facile racchiudere la storia del presidio e limitarla ad un ora di filmato ma, salvo la mancanza di maggior contraddittorio che in taluni casi ci sarebbe dovuto essere, il lavoro finanziato dalla Provincia di Milano ci è apparso discretamente rispondente alla realtà. Nessun rimando a fatti di razzismo o pogrom, ciò che loro malgrado gli operesi si aspettavano, se non nelle parole dell'oramai delegittimato Sindaco Alessandro Ramazzotti che ancora parla di teste rasate e saluti romani in Consiglio Comunale, visti solo da lui, oltre all'arroganza dell'Assessore Borghi che da quando ha fatto il gesto dell'ombrello agli operesi si deve solo nascondere. La figura di Ettore Fusco leader del carroccio, diventato anche ispiratore e coordinatore della protesta tanto da meritarsi la visita all'alba dei carabinieri con avviso di garanzia per il reato di istigazione a delinquere, ne è uscita ancora più forte visti i risultati ottenuti e le posizioni prese ultimamente anche da esponenti storici della sinistra tra i quali, ad esempio, il Presidente della Provincia Penati. Nessun problema di ordine pubblico e nessuno screzio se non il tentativo di qualche militante della sinistra milanese che con la solita "volontaria operese pagata dal comune" hanno tentato di provocare Ettore Fusco, mentre parlava con il regista Antonio Bocola dopo la proiezione, facendo commenti sulla presenza dello stesso e lanciando invettive nei suoi confronti. Atteggiamento comprensibile da parte di chi si aspettava un documentario chiaramente contro il presidio ed a favore dell'illegalità e dell'operato di quei presunti benefattori che in realtà fanno solo carità pelosa a spese della collettività. Troppe persone vivono alle spalle dei contribuenti facendo da mediatori culturali o per conto dell'Opera Nomadi oppure delle Caritas o dei comuni. Risolto il problema dei nomadi sarà risolto anche quello dei loro protettori interessati. Adesso l'auspicio e che questo documentario sia diffuso nelle scuole e tra le famiglie al fine di trasmettere il messaggio principe che consiste nella resistenza cittadina alle sopraffazioni perpetrate dalle istituzioni. Quella di Opera è risultata essere una grande esperienza democratica di protesta popolare e gli artefici ne hanno solo da vantarsene. Ad opera riecheggia ancora alto il coro: A lavorare, andate a lavorare... rivolto non tanto ai rom quanto ai politici della Giunta Ramazzotti. Per il rogo delle tende si sono già spesi molti dissensi ma se non ci fosse stato... Opera oggi sarebbe ancora una comunità libera?


mercoledì 20 giugno 2007

COMUNICATO STAMPA: OPERA GAGIA - IN MOLTI DA OPERA

Opera, 20 giugno 2007.
Saranno molti i cittadini che questa sera partiranno da Opera per recarsi allo Spazio Oberdan a vedere la proiezione del film sul presidio di quest’inverno che ha reso possibile l’allontanamento di un campo nomadi, voluto dallo stesso Sindaco operese Alessandro Ramazzotti, dal nostro Paese. L’auspicio è quello di vedere un film montato con onestà intellettuale che denunci il problema dei campi nomadi e del nomadismo quale fenomeno legato alla criminalità comune e che nulla ha a che fare con il razzismo. A Opera, come in tutta Italia, detestiamo chi delinque trovando rifugio nei campi nomadi esattamente come detestiamo stupratori e pedofili. Avere lottato contro un accampamento è stato come se avessimo lottato per smantellare una cellula delle Brigate Rosse composta da cittadini nati e cresciuti nel nostro paese. Siamo stati maltrattati per mesi e non intendiamo esserlo ancora, addirittura tramite un film documentario. Persino il Presidente della Provincia Penati che solo sei mesi fa ha fatto di tutto per imporre a noi l’accampamento oggi si esprime letteralmente contro quel fenomeno che gli italiani detestano da sempre. Sono di ieri gli ultimi due casi di furti negli appartamenti a Opera, paese che si è risvegliato con due famiglie “ripulite” durante il sonno. E nel pomeriggio precedente due arresti, grazie ai carabinieri locali, che oltre ai nomadi hanno recuperato anche alcuni veicoli rubati. Essendone il finanziatore consideriamo Penati responsabile di questo film e lo invitiamo a sospendere la programmata proiezione dello stesso se questo mette in qualche modo i cittadini di Opera in cattiva luce, dipingendoli come nazisti, o anche solo se si fanno riferimenti a pogrom, pulizia etnica o stermini di massa. L’ex Sindaco di Sesto San Giovanni ha speso parole che hanno toccato la gente, poiché dette da un politico che fino a pochi giorni fa proponeva campi nomadi ovunque, e se ora non vuole essere tacciato di falso ideologico e di ipocrisia si impegni a valutare, prima di mostrare pubblicamente, “Opera Gagia” per evitare una reazione negativa della gente, e non solo quella operese. Il primo effetto di un giudizio negativo sul film lo si vedrebbe già questa sera a Milano dove ci saranno molti cittadini operesi e domani, certamente, gli effetti negativi si rifletterebbero sul Consiglio Comunale di Opera, in programma alle 18.30, già considerato a rischio per i temi roventi che dovrà affrontare.

domenica 17 giugno 2007

COMUNICATO STAMPA: FESTA DI MIRASOLE

Opera, 17 giugno 2007. L'accampamento del Consigliere Fusco, così il Sindaco aveva bollato il secondo gazebo della Lega Nord e dei cittadini del presido di Opera Sicura davanti all'Abbazia di Mirasole, si è tenuto in un clima di serenita e gioia per le famiglie che vi hanno preso parte. Dopo le torte e le tanto deplorate salamelle, che per qualcuno sono sinonimo di ignoranza e grettezza (gli stessi che predicano la droga libera affinchè i propri sostenitori possano bruciarsi le ultime cellule cerebrali), al calare del sole davanti all'abbazia sono rimasti solo gli agenti della Digos preoccupati per le scritte razziste rilevate stamani proprio dove si posiziona il gazebo della Lega. Naturalmente non siamo preoccupati se due stolti imbrattano una strada dandoci dei razzisti e fascisti pur essendo loro, nazisti rossi, a non accettare le diversità di chi la pensa in modo alternativo al loro. Oramai persino Penati, che i rom li voleva mandare a Opera, ha capito che non paga il buonismo gratuito ai danni dei cittadini ed ha riconosciuto che la maggior parte dei crimini sono compiuti dagli stranieri e che i rom non hanno alcun diritto di occupare abusivamente le nostre terre e delinquere a loro piacimento. Ma ad Opera ancora non è così. Qualcuno ancora cerca di combattere il popolo che vuole libertà, giustizia e sicurezza. Cosa ne venga nelle tasche di questi non lo sappiamo ma preferiamo sperare che tutta la sinistra prenda le posizioni di Penati, seppure opportunistiche visto che il voto è prossimo a venire anche per la provincia, in modo tale che il vento cambi ed il cittadino torni ad essere un soggetto con dei diritti e non solo un oggetto con dei doveri. Tornando alla festa, gli organizzatori, hanno apprezzato l'affluenza di persone che ha potuto gustare i piatti preparati dai cittadini stessi ed il gran numero di persone che hanno sottoscritto una petizione contro il decreto Amato Ferrero sull'immigrazione. L'occasione è servita anche per portare i cittadini a conoscenza di quanto accade ad Opera ultimamente, dagli sgomberi di rom che il Sindaco nega all'ispezione ministeriale che sempre secondo il primo cittadino sarebbe un invenzione di Fusco. Intanto il Ministero delle Finanze, finita l'indagine che ha prodotto una corposa lista di irregolarità con tanto di richiesta di recupero dei soldi spesi male per un importo di mezzo milione di euro, attende proprio risposta da Ramazzotti alle "balle di Fusco". Tutti i volantini diffusi riportavano i siti internet dove sono reperibili le notizie su opera dal http://www.operasicura.blogspot.com/ a quello sulle gaffe della sinistra che prende il nome del loro gruppo consiliare http://www.democraticiperopera.blogspot.com/ passando dai siti del gruppo consiliare e della sezione del carroccio per finire con quello del Presidio di Opera. Tutti comunque raggiungibili da quello del Comitato Opera Sicura.

lunedì 11 giugno 2007

COMUNICATO STAMPA: SAN DONATO, VINCE LA VOGLIA DI SICUREZZA

Opera, 11 giugno 2007
Opera Sicura, che da oltre un mese si batte con i poaschesi nell'impari lotta ai campi nomadi, accoglie con soddisfazione il risultato elettorale del Comune di San Donato Milanese. Da oggi Mario Dompè, del centrodestra, è il nuovo Sindaco della cittadina che confina con Opera ed ha al suo interno la travagliata frazione di Poasco dove decine di campi nomadi assediano i cittadini al punto dall'aver reso necessarie le ronde dei residenti. La Casa delle Libertà ha vinto le elezioni grazie all'apparentamento al secondo turno della Lega Nord che, in cambio, ha ricevuto l'assicurazione di poter gestire l'Assessorato alla Sicurezza con delega alla Polizia Locale e due consiglieri comunali. Il risultato netto 53.97 contro 46.03 la dice lunga sulla necessità di garanzie che i cittadini sandonatesi non possono tornare a chiedere una seconda volta al Sindaco uscente, di centrosinistra, Achille Taverniti che in questi anni non ha amministrato certamente bene San Donato, visto che neppure nel capoluogo lo hanno votato, ed è riuscito a fare molto peggio nella frazione dimenticata tra i campi nomadi di Chiaravalle. Adesso, con l'aiuto del neoassessore Simona Gargani del Carroccio e dei consiglieri comunali leghisti Alessandro Vigorelli e Vincenzo Di Gregorio, il fenomeno dell'illegalità sarà fortemente contrastato a San Donato con particolare riferimento alla situazione di Poasco, località a confine con Opera, che soffre delle incursioni dei rom abusivi. Oggi anche Opera si sente un pò più sicura.

mercoledì 6 giugno 2007

COMUNICATO STAMPA: MAI VISTO BUGIARDI PEGGIORI

Allarme nomadi a Opera? È una bufala. Tratto da www.comune.opera.mi.it
Opera (5 giugno 2007) – Nessun allarme Rom a Opera. Le notizie diffuse dal consigliere comunale della Lega sono prive di fondamento. "È ora di smetterla – dice il sindaco, Alessandro Ramazzotti – perché non si può speculare sulle paure della gente, inventando emergenze inesistenti. Probabilmente l'esponente della Lega non riesce a liberarsi da quel briciolo di notorietà che aveva conquistato all'inizio dell'anno, quando affrontammo, insieme al Comune di Milano e alla Caritas, un'emergenza umanitaria. Il territorio è costantemente presidiato dalle Forze dell'Ordine e dalla Polizia locale, in stretto contatto con l'Amministrazione comunale che, laddove occorre intervenire non ha esitazioni affinché venga assicurata la legalità. È necessaria sicuramente maggiore responsabilità, perché lo chiedono i cittadini soprattutto a coloro che ricoprono incarichi istituzionali all'interno del massimo organo rappresentativo del Comune". Infatti, l'ultimo sgombro eseguito da Carabinieri e Polizia locale si è verificato la scorsa settimana. Ieri sera, verso le 21.30, solo una segnalazione perché qualche roulotte si era posizionata nella zona industriale, vicino al Centro raccolta rifiuti. Alle 7 del mattino, come ha verificato una pattuglia della Polizia locale, non c'era già più nessuno.
Ufficio stampa Comune di Opera
telefoni 02.48601721 – 335.6671.574
e-mail opera@ctrcomunicazione.it
CAPITO? SECONDO IL SINDACO DI OPERA ALESSANDRO RAMAZZOTTI GLI ZINGARI L'ALTRA SERA NON C'ERANO IN QUANTO, ALLE 7 DEL MATTINO, LA POLIZIA LOCALE NON LI HA TROVATI!!! PECCATO CHE DALLE 2O.30 ALLE 24 SIAMO STATI NOI A CHIAMARE DECINE DI VOLTE I CARABINIERI PRESIDIANDO LA ZONA FINO A FARGLI SGOMBERARE L'AREA. LA POLIZIA LOCALE NON E' USCITA POICHE' SECONDO IL COMANDANTE DELLA STESSA NON SI TRATTAVA DI EMERGENZA E QUINDI NON SI DOVEVANO DISTURBARE GLI AGENTI CHE PRENDONO I SOLDI PER LA REPERIBILITA'. SI VERGOGNI IL SINDACO PER LE SUE ACCUSE E RITRATTI IMMEDIATAMENTE LE SUE INFAMIE NEI CONFRONTI DI CHI SI ADOPERA NELL'ESCLUSIVO INTERESSE DELLA CITTADINANZA. INFINE, NON BASTASSE QUESTO, PROPRIO LA MATTINA DEL 5 SI SONO ACCAMPATI ALTRI ROM DIETRO LA CASCINA MARISA, RAMAZZOTTI NEPPURE LO HA SAPUTO EVIDENTEMENTE, IN UN TERRENO A CONFINE TRA LOCATE ED OPERA ED IL NOSTRO COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE HA RITENUTO DI NON DOVERE INTERVENIRE IN QUANTO QUELL'AREA NON ERA CHIARO DI CHI FOSSE. SU NOSTRA SOLLECITAZIONE SONO COMUNQUE INTERVENUTI GLI AGENTI DI LOCATE ED I CARABINIERI DI CORSICO VISTO CHE NEPPURE I CARABINIERI DI OPERA SONO VOLUTI INTERVENIRE IN QUANTO FUORI GIURISDIZIONE (ma se anche fosse, di quanti metri?!). AD ONORE DEL VERO DUE AGENTI DI POLIZIA LOCALE DI OPERA SONO ENTRATI NEL CAMPO SU NOSTRA RICHIESTA (ci auguriamo non perdano il posto per questo) ED HANNO ANCHE LORO CONTRIBUITO A TENERE SOTTO PRESSIONE I NOMADI CHE HANNO PRESTO ABBANDONATO L'AREA VISTO LA QUANTITA' DI TUTORI DELL'ORDINE CHE LI ANDAVA A "DISTURBARE". MA QUESTE COSE RAMAZZOTTI NON LE SA, LUI LA SERA DORME TRANQUILLO A CASA (forse teme anche i suoi concittadini adesso che non ha più la scorta) E DI GIORNO NON SIAMO SICURI CHE SIA TROPPO SVEGLIO.

martedì 5 giugno 2007

COMUNICATO STAMPA: ROM A OPERA, SECONDO SGOMBERO IN POCHE ORE

Opera, 5 giugno 2007.
Dopo l’intervento di ieri sera, nella frazione operese del Dosso Cavallino, questa mattina a cinquecento metri di distanza in un terreno a confine tra Opera e Locate di Triulzi c’è stato l’ennesimo sgombero. La Polizia Locale di Locate, quella di Opera ed i Carabinieri di Corsico sono intervenuti per risolvere la questione sotto il controllo dei cittadini di Opera Sicura che continua la sua azione di controllo del territorio e segnalazione di fatti illeciti. I rom di stamattina erano una trentina ed in poche ore si sono allontanati dal paese dirigendosi verso Milano. I Carabinieri di Opera ancora una volta non sono intervenuti per una questione di competenze mentre la Polizia Locale operese, una pattuglia di due agenti, si è diligentemente recata sul posto intimando anch’essa ai nomadi di allontanarsi. Purtroppo il Comandante operese ne aveva invece fatto anche lui una questione di competenze come se allontanare un campo rom posto a dieci metri dal confine cittadino non fosse un’azione di pubblica sicurezza da svolgere nell’interesse dei propri “protetti”. Dobbiamo sottolineare l’inutilità di una caserma dei Carabinieri che non interviene sul territorio, nonostante siamo certi delle professionalità che questa esprime, e di una Polizia Locale frenata da un Comandante evidentemente poco “interventista”. Ogni nostra critica speriamo sia letta in chiave costruttiva al fine di costruire una rete di forze dell’ordine che intervengano a tutelare i bisogni dei cittadini quando questi ne facciano richiesta.

COMUNICATO STAMPA: ROM, ANCORA UNO SGOMBERO A OPERA

Opera, 5 giugno 2007.
Ieri sera al Dosso Cavallino c'è stato l'ennesimo sgombero di rom da Opera. L'intervento dei carabinieri di Corsico c'è stato su richiesta del Consigliere Ettore Fusco che, su segnalazione di alcuni cittadini preoccupati, ha subito avvisato le forze dell'ordine della situazione di disagio che si stava venendo a creare per questo campo che andava crescendo in una zona piuttosto isolata e nascosta della città a ridosso delle industrie. A mezzanotte, tre ore dopo la prima chiamata ai carabinieri e dopo il secondo intervento, si è finalmente giunti all'allontanamento dal territorio comunale di circa sessanta persone tra adulti e bambini che si erano stabiliti in un campo accanto alla discarica. Opera Sicura ha raggiunto il suo obiettivo di rappresentare l'esigenza di sicurezza dei cittadini ma è indignata per come le forze dell'ordine preposte alla pubblica sicurezza agiscano. Ieri sera prima delle 21 si trovava il numero di telefono della Polizia Locale occupato e dopo tale ora, cessato il servizio dei vigili, ovviamente libero ma senza risposta. La caserma dei Carabinieri di Opera ha inoltrato la richiesta del Consigliere Fusco ai colleghi di Corsico che sono intervenuti dopo ben un ora poichè più volte richiamati dal capogruppo della Lega sempre qualificandosi. Dopo un primo sgombero la pattuglia si è allontanata e sono dovuti restare i cittadini di Opera Sicura a vigilare sui rom che, infatti, hanno insediato il loro campo a cento metri di distanza e la trafila di sollecito ai carabinieri ha ripreso fino ad ottenere lo sgombero definitivo a mezzanotte. Tre ore dopo le prime richieste di intervento e solo grazie ai cittadini che vigilano sul territorio e non mollano pur sapendo di essere abbandonati dalle istituzioni nella lotta per la legalità ad Opera è tornata la tranquillità. Opera Sicura denuncia l'incresciosa trafila che ha dovuto seguire per fare intervenire i carabinieri di Corsico ed il tempo impiegato per un operazione che doveva svolgersi in massimo trenta minuti e non tre ore. La caserma dei Carabinieri di Opera non interviene dopo una certa ora e questo è già vergognoso in un centro di quasi quindicimila abitanti che ambisce a divenire città e, in modo deplorevole, non interviene la Polizia Locale neppure su richiesta del Comandante dei Carabinieri.
Il Dott. De Tommaso, infatti, comandante della Polizia Locale di Opera non ha ritenuto emergenza un intervento a tutela degli operesi consistente nello sgomberare dei nomadi appena insediatisi. Gli agenti di Polizia Locale percepiscono un'indennità di reperibilità e devono intervenire all'occorrenza mentre, secondo il Comandante De Tommaso, in questo caso non si trattava di una emergenza. Carabinieri e Polizia di Stato si sono indignati, quanto noi, di un simile atteggiamento ostruzionistico che può portare ad insediamenti stabili sul territorio qualora non si intervenga tempestivamente allontanando gli abusivi. Mentre vi scrivo mi è giunta notizia che nel Comune di Locate di Triulzi a confine con quello di Opera vi è un nuovo insediamento di nomadi. Provvediamo subito a verificare ed informare le forze dell'ordine attendendone l'intervento.

lunedì 4 giugno 2007

COMUNICATO STAMPA: PRESIDIO DI OPERA A MIRASOLE

Opera, 4 giugno 2007
Il presidio di ieri pomeriggio, domenica 3 giugno, all'Abbazia di Mirasole ha dimostrato la coerenza e costanza dei cittadini di Opera che non hanno lottato invano quest'inverno contro la decisione di insediare un campo rom all'ingresso del paese. Alcune centinaia di operesi, con l'Assessore regionale Davide Boni della Lega Nord, si sono alternati al gazebo organizzato da Opera Sicura per dimostare che se non vi fosse stato il richesto sgombero della cascina Mirasole di Opera, occupata dai rom, proprio da ieri pomeriggio sarebbe ripartito un presidio di ventiquattro ore al giorno. La giornata di ieri è trascorsa come le giornate di presidio all'area circense quando si fecero sgomberare i rom di Via Marcora, voluti dal Sindaco Alessandro Ramazzotti e dal Parroco Don Renato (ribattezzato dagli operesi Rom Renato), con l'unica differenza delle zanzare a pungere i presidianti al posto dei bidoni con il fuoco per scaldarsi. Il pomeriggio è trascorso sereno tra salamelle, torte, spumanti e bibite che, insieme ai bambini festosi, hanno allietato anche la vita dell'Abbazia di Mirasole purtroppo non valorizzata dal Comune di Opera né, tanto meno, dall'Ospedale Maggiore che ne è proprietario. A tarda serata, dopo aver ammirato i fuochi d'artificio per la chiusura del maggio operese, anche gli ultimi presidianti hanno lasciato la postazione dopo avere assistito ad un preoccupante fenomeno di passaggio di persone "equivoche" che giungevano fino all'ingresso dell'abbazia e giravano l'auto dopo avere controllato cosa accadeva. Fatta una breve indagine si è saputo che l'area è utilizzata la sera da trafficanti e spacciatori di droga che mediante una stradina che conduce alla tangenziale si fanno consegnare la droga dai corrieri e poi la smistano nell'angolo più buio di Opera, l'Abbazia di Mirasole e la pista ciclabile. Naturalmente speriamo che alla luce di questo le forze dell'ordine intervengano per porre fine a questo fenomeno e l'amministrazione si attivi affinchè quell'area sia illuminata e messa in sicurezza. Siamo oltremodo esterrefatti di quanto accade in quella zona poichè a pochi metri di distanza vi è una telecamera posta dal Comune e quindi questi traffici dovrebbero già essere stati notati e debellati, o almeno denunciati, dalla Polizia Locale.

venerdì 1 giugno 2007

COMUNICATO STAMPA: FESTA DI MIRASOLE / PRESIDIO DI OPERA

Opera, 1 giugno 2007
Salvo maltempo il Presidio di Opera si ritrova Domenica 3 giugno dalle ore 16 fino a tarda sera davanti all’Abbazia di Mirasole al confine tra Opera e Rozzano a cinquecento metri da dove il Sindaco Ramazzotti cercò di insediare, senza successo, una tribù rom sei mesi fa.
I presidianti di allora, che vinsero la lotta per il rispetto della legalità in paese, hanno vinto un’altra battaglia contro i rom riuscendo a fare allontanare dalla Cascina Mirasole gli occupanti abusivi della stessa.
Opera Sicura per ottenere l’intervento risolutorio ha annunciato nei giorni scorsi il ripristino del famigerato Presidio di Opera, a partire proprio da domenica 3 giugno, se entro sabato 2 non si fosse provveduto allo sgombero.
Le istituzioni hanno ascoltato i cittadini e con due giorni di anticipo rispetto alla richiesta dei cittadini operesi hanno provveduto ad intervenire allontanando la quindicina di abusivi presenti nell’area.
“Siamo ancora preoccupati che ce ne possano essere altri a gravitare intorno a questa struttura poiché li vediamo in paese ed il presidio di domenica, servito a sollecitare lo sgombero, lo abbiamo trasformato in una giornata di festa nell’angolo più suggestivo del nostro splendido comune con la meravigliosa cornice dell’Abbazia di Mirasole e della campagna lombarda a fare da contorno. Naturalmente siamo vigili ed organizzati a trasmetterci eventuali presenze, che poi segnaliamo alle autorità, e dobbiamo riconoscere come, ultimamente, istituzioni e forze dell’ordine intervengano con solerzia negli sgomberi come hanno dimostrato in Via Ripamonti, il confine nord con Milano, al Dosso Cavallino, il confine sud con Pieve Emanuele ed adesso a Mirasole, il confine ovest di Opera con Rozzano.