Opera, 30 ottobre 2007
Apprendiamo dai quotidiani che questa sera all’Auditorium San Fedele i gesuiti dell’associazione “Popoli” organizzano la proiezione del film documentario Opera Gagia. Documento prodotto dalla Provincia di Milano che tratta il tema dell’immigrazione e dell’integrazione dei rom nella nostra città ricostruendo l’evento che ha trasformato il modo di porsi, dinanzi alla questione campi nomadi, di un intera nazione.
Dopo la proiezione si terrà un dibattito cui parteciperanno oltre al regista Antonio Bocola, Tommaso Vitale, docente di Sociologia nell’Università di Milano Bicocca, esponenti dell’associazionismo e rappresentanti delle comunità rom di Milano.
Ovviamente gli organizzatori si sono guardati bene dall’invitare, non volendo certo fare informazione ma propaganda politica, qualche operese che il presidio l’ha vissuto.
Naturalmente Opera Sicura, l’associazione nata dal Presidio di Opera, deplora un simile atteggiamento da parte di chi si professa portatore di verità, addirittura assolute nel caso specifico, sottolineando come certe istituzioni cui siamo anche noi devoti perdano di credibilità per allinearsi a chi vuole gestire un fenomeno illegale per meri interessi terreni che mal si sposano, in particolare, con quelli della Chiesa.
Apprendiamo dai quotidiani che questa sera all’Auditorium San Fedele i gesuiti dell’associazione “Popoli” organizzano la proiezione del film documentario Opera Gagia. Documento prodotto dalla Provincia di Milano che tratta il tema dell’immigrazione e dell’integrazione dei rom nella nostra città ricostruendo l’evento che ha trasformato il modo di porsi, dinanzi alla questione campi nomadi, di un intera nazione.
Dopo la proiezione si terrà un dibattito cui parteciperanno oltre al regista Antonio Bocola, Tommaso Vitale, docente di Sociologia nell’Università di Milano Bicocca, esponenti dell’associazionismo e rappresentanti delle comunità rom di Milano.
Ovviamente gli organizzatori si sono guardati bene dall’invitare, non volendo certo fare informazione ma propaganda politica, qualche operese che il presidio l’ha vissuto.
Naturalmente Opera Sicura, l’associazione nata dal Presidio di Opera, deplora un simile atteggiamento da parte di chi si professa portatore di verità, addirittura assolute nel caso specifico, sottolineando come certe istituzioni cui siamo anche noi devoti perdano di credibilità per allinearsi a chi vuole gestire un fenomeno illegale per meri interessi terreni che mal si sposano, in particolare, con quelli della Chiesa.