Opera, 2 novembre 2009
E’ successo domenica 1 novembre, dopo un furto all’interno della piattaforma ecologica di Opera a cui il primo cittadino, Ettore Fusco, ha assistito a seguito della segnalazione di un altro testimone dell’evento. I tre rumeni all’arrivo del Sindaco erano ancora intenti a trafugare all’interno della proprietà del Comune per razziare quanto più materiale possibile. Alla vista dell’insolito investigatore che si avvicinava all’area per constatare l’entità del rischio di un eventuale intervento diretto, i tre malviventi sono rapidamente risaliti sul loro furgone rosso con cassone bianco e si sono diretti verso Milano.
Il Sindaco nel frattempo aveva già chiamato il 112 “I tre rumeni mi sembravano piuttosto attrezzati - commenta Fusco - non erano i soliti zingari che solitamente aspetto fuori ed invito a riportare il maltolto, prima di chiamare la mia Polizia Locale”.
Così, dopo essersi messo all’inseguimento dei malviventi, il Sindaco ricontattava la pattuglia della
Compagnia di Corsico, che stava sopraggiungendo, per informarla del tipo di veicolo utilizzato, della targa e dell’esatta posizione.
Pochi minuti, e dopo un’inversione di marcia da parte degli agenti dell’Arma, provenienti dalla direzione opposta, i tre venivano fermati sulla Valtidone e portati subito alla Stazione dei Carabinieri di Opera.
Accompagnati gli agenti alla piattaforma ecologica e constatati immediatamente i danni, con il Sindaco, si procedeva al riconoscimento ed alla necessaria denuncia per procedere all’arresto dei tre rumeni di cui uno solo in possesso di documento d’identità rilasciato in Italia.
Bottino dei tre malcapitati: batterie usate, piccoli elettrodomestici, una bicicletta, legno, ferro, della carbonella ed altre cianfrusaglie trafugate nella discarica prima di essere scoperti. Pronti da caricare sul camion c’erano anche dei televisori, ma la fretta ne aveva impedito il recupero. “Il problema di questi furti - spiega il Sindaco Fusco - non è ciò che viene asportato dalla piattaforma ecologica ma i danni che vengono prodotti all’interno della stessa. Vengono infatti divelti contenitori, palizzate e cancelli. Si danneggiano soprattutto i televisori alla ricerca di parti interne in rame. “Poi - conclude il primo cittadino - la cosa che più ci fa rabbia è l’accanimento su ciò che non serve e forse su quanto ai loro occhi rappresenta la proprietà degli altri; infatti troviamo sempre di tutto rovesciato a terra, i toner delle stampanti rotti e l’inchiostro in polvere sparso ovunque, le lampadine frantumate ed i neon fatti a pezzi per spargere la pericolosissima polvere bianca che ne fuoriesce”.
Una moderna piattaforma ecologica che a seguito delle incursioni dei rom - i clienti principali della struttura in orario di chiusura - si può addirittura trasformare in fonte d’inquinamento.
Il Sindaco Fusco, sempre vigile ed attento alla sicurezza del suo paese, non è nuovo ad arresti ai danni di zingari, prostitute e scippatrici, ma tiene a precisare “Prima di chiamare il primo cittadino ci si deve rivolgere al 112 per evitare che pochi minuti di ritardo possano ostacolare la buona riuscita di un intervento. Devo riconoscere all’Arma che pur essendo il fatto capitato di domenica, giorno festivo, e quindi con pochi mezzi disponibili in strada, l’intervento degli agenti della Compagnia di Corsico, contattati tramite il 112 e poi seguiti dai colleghi della Stazione di Opera nelle fasi dell’inseguimento, è stato veloce, professionale e soprattutto efficace”.
E’ successo domenica 1 novembre, dopo un furto all’interno della piattaforma ecologica di Opera a cui il primo cittadino, Ettore Fusco, ha assistito a seguito della segnalazione di un altro testimone dell’evento. I tre rumeni all’arrivo del Sindaco erano ancora intenti a trafugare all’interno della proprietà del Comune per razziare quanto più materiale possibile. Alla vista dell’insolito investigatore che si avvicinava all’area per constatare l’entità del rischio di un eventuale intervento diretto, i tre malviventi sono rapidamente risaliti sul loro furgone rosso con cassone bianco e si sono diretti verso Milano.
Il Sindaco nel frattempo aveva già chiamato il 112 “I tre rumeni mi sembravano piuttosto attrezzati - commenta Fusco - non erano i soliti zingari che solitamente aspetto fuori ed invito a riportare il maltolto, prima di chiamare la mia Polizia Locale”.
Così, dopo essersi messo all’inseguimento dei malviventi, il Sindaco ricontattava la pattuglia della
Compagnia di Corsico, che stava sopraggiungendo, per informarla del tipo di veicolo utilizzato, della targa e dell’esatta posizione.
Pochi minuti, e dopo un’inversione di marcia da parte degli agenti dell’Arma, provenienti dalla direzione opposta, i tre venivano fermati sulla Valtidone e portati subito alla Stazione dei Carabinieri di Opera.
Accompagnati gli agenti alla piattaforma ecologica e constatati immediatamente i danni, con il Sindaco, si procedeva al riconoscimento ed alla necessaria denuncia per procedere all’arresto dei tre rumeni di cui uno solo in possesso di documento d’identità rilasciato in Italia.
Bottino dei tre malcapitati: batterie usate, piccoli elettrodomestici, una bicicletta, legno, ferro, della carbonella ed altre cianfrusaglie trafugate nella discarica prima di essere scoperti. Pronti da caricare sul camion c’erano anche dei televisori, ma la fretta ne aveva impedito il recupero. “Il problema di questi furti - spiega il Sindaco Fusco - non è ciò che viene asportato dalla piattaforma ecologica ma i danni che vengono prodotti all’interno della stessa. Vengono infatti divelti contenitori, palizzate e cancelli. Si danneggiano soprattutto i televisori alla ricerca di parti interne in rame. “Poi - conclude il primo cittadino - la cosa che più ci fa rabbia è l’accanimento su ciò che non serve e forse su quanto ai loro occhi rappresenta la proprietà degli altri; infatti troviamo sempre di tutto rovesciato a terra, i toner delle stampanti rotti e l’inchiostro in polvere sparso ovunque, le lampadine frantumate ed i neon fatti a pezzi per spargere la pericolosissima polvere bianca che ne fuoriesce”.
Una moderna piattaforma ecologica che a seguito delle incursioni dei rom - i clienti principali della struttura in orario di chiusura - si può addirittura trasformare in fonte d’inquinamento.
Il Sindaco Fusco, sempre vigile ed attento alla sicurezza del suo paese, non è nuovo ad arresti ai danni di zingari, prostitute e scippatrici, ma tiene a precisare “Prima di chiamare il primo cittadino ci si deve rivolgere al 112 per evitare che pochi minuti di ritardo possano ostacolare la buona riuscita di un intervento. Devo riconoscere all’Arma che pur essendo il fatto capitato di domenica, giorno festivo, e quindi con pochi mezzi disponibili in strada, l’intervento degli agenti della Compagnia di Corsico, contattati tramite il 112 e poi seguiti dai colleghi della Stazione di Opera nelle fasi dell’inseguimento, è stato veloce, professionale e soprattutto efficace”.
Ma i cittadini di Opera vedono forse nel proprio Sindaco quelle motivazioni che le altre istituzioni sempre meno dimostrano di avere. “Fatti, non parole è proprio il mio motto - conclude Fusco - ma è impensabile che io possa intervenire ovunque. Del resto ho già ricevuto un ammonimento da parte del Prefetto di Milano proprio per aver promosso un paio di interventi al confine del mio paese, ma su territorio di Locate Triulzi, che hanno comunque prodotto l’allontanamento di molti rom”.
Quindi, ne è valsa la pena, “certo”.