Opera, 20 febbraio 2008
Sembra che Opera sia il luogo dove nascondere le cose peggiori.
Dopo il carcere, lo smaltimento dei rifiuti tossici, l’inceneritore ed il campo nomadi adesso dobbiamo anche assistere impotenti alla trasformazione in carcere duro di una buona parte del complesso che sorge a confine tra Opera e Milano.
Quando costruirono la prigione in questa cittadina del sud Milano, all’epoca tranquilla, ci promisero in cambio il tram 24 fino al nostro paese e l’allargamento della Via Ripamonti.
Inoltre garantirono che Opera non sarebbe stata più disturbata con questioni tanto rilevanti.
Invece, dopo il campo nomadi dello scorso anno, il Comune di Milano e la Provincia sono tornati alla carica con un inceneritore vicino ai nostri confini ed ora vi è questa volontà del Governo di trasformare il Carcere di Opera in un Istituto specializzato nel regime di carcere duro per la detenzione di boss mafiosi.
Nella frazione di Noverasco, dove sorge l’istituto di pena, i quasi tremila residenti sono preoccupati per la vicinanza alle case e per la vendita degli immobili Enpam che, non essendo stata calmierata da un intervento del Comune di Opera, non sarà a riscatto come si sperava ma produrrà un esodo di persone che lasceranno libere molte abitazioni.
Il timore e che proprio in quel quartiere si possa insediare un quartier generale della mafia nel Nord Italia.
Gli operesi raccoglieranno delle firme per chiedere il rispetto da parte delle istituzioni, anche per le altre questioni ancora aperte come l’allargamento della Ripamonti, ed una dislocazione più intelligente dei sottoposti a carcere duro da distribuire in più istituti.
Sembra che Opera sia il luogo dove nascondere le cose peggiori.
Dopo il carcere, lo smaltimento dei rifiuti tossici, l’inceneritore ed il campo nomadi adesso dobbiamo anche assistere impotenti alla trasformazione in carcere duro di una buona parte del complesso che sorge a confine tra Opera e Milano.
Quando costruirono la prigione in questa cittadina del sud Milano, all’epoca tranquilla, ci promisero in cambio il tram 24 fino al nostro paese e l’allargamento della Via Ripamonti.
Inoltre garantirono che Opera non sarebbe stata più disturbata con questioni tanto rilevanti.
Invece, dopo il campo nomadi dello scorso anno, il Comune di Milano e la Provincia sono tornati alla carica con un inceneritore vicino ai nostri confini ed ora vi è questa volontà del Governo di trasformare il Carcere di Opera in un Istituto specializzato nel regime di carcere duro per la detenzione di boss mafiosi.
Nella frazione di Noverasco, dove sorge l’istituto di pena, i quasi tremila residenti sono preoccupati per la vicinanza alle case e per la vendita degli immobili Enpam che, non essendo stata calmierata da un intervento del Comune di Opera, non sarà a riscatto come si sperava ma produrrà un esodo di persone che lasceranno libere molte abitazioni.
Il timore e che proprio in quel quartiere si possa insediare un quartier generale della mafia nel Nord Italia.
Gli operesi raccoglieranno delle firme per chiedere il rispetto da parte delle istituzioni, anche per le altre questioni ancora aperte come l’allargamento della Ripamonti, ed una dislocazione più intelligente dei sottoposti a carcere duro da distribuire in più istituti.