Opera: il meteo

martedì 24 giugno 2008

CONTRO I CLANDESTINI ED I LORO AGUZZINI: BLITZ NOTTURNO DEI CARABINIERI A OPERA

Opera (24 giugno 2008) - Sarà una coincidenza, ma gli effetti del giro di vite deciso a livello nazionale dal governo di centrodestra, con il ministro degli Interni della Lega Nord, si vedono anche a livello locale. Soprattutto quando il pressing di un sindaco, sempre del Carroccio, fa alzare il livello di attenzione sui temi della sicurezza urbana.
Nel corso della notte, infatti, i militari dell'Arma dei carabinieri hanno messo a segno una nuova operazione di contrasto al lavoro clandestino. Con funzionari dell'ispettorato del lavoro di Milano, i carabinieri hanno eseguito due blitz, in altrettante aziende meccaniche di Opera, nella periferia sud di Milano, identificando 25 clandestini e denunciandone due.
Poche ore dopo, Palazzo Madama dava il via libera al disegno di legge di conversione del decreto approvato nei giorni scorsi dal Governo Berlusconi.L'operazione è frutto di un lungo lavoro investigativo partito alcuni mesi fa, quando la polizia locale di Opera ha fermato e identificato tre stranieri clandestini che avevano dichiarato di essere impiegati in aziende del territorio.
“L'operazione – spiega il sindaco di Opera, Ettore Fusco – è il risultato della serie di incontri che nei giorni scorsi ho avuto con il Prefetto di Milano e il comandante provinciale dell'Arma. Da entrambi avevo ottenuto rassicurazioni che il presidio e le attività investigative di contrasto alla clandestinità sul territorio di Opera sarebbero aumentate e così è stato. La nostra attenzione e impegno sulla sicurezza proseguiranno a 360 gradi, nella speranza di avere anche la collaborazione dei Comuni confinanti, al fine di debellare altri problemi di fronte ai quali i cittadini chiedono, alle istituzioni, risposte concrete. Tra questi, vi sono sicuramente in cima alla lista la prostituzione e lo spaccio di stupefacenti”.
Il controllo dei carabinieri, sia del nucleo operativo di Corsico sia della stazione di Opera ai quali il sindaco ha rivolto i complimenti per l'ottimo lavoro svolto, è scattato intorno alla mezzanotte in due aziende, nelle vie Trebbia e Staffora. Entrambi i titolari, uno italiano e l'altro egiziano, sono stati denunciati per sfruttamento di manodopera clandestina.
I militari hanno fermato e identificato presso la questura di Milano 25 clandestini, provenienti dall'est europeo (moldavi, ucraini, romeni), ma anche egiziani senza permesso di soggiorno, documenti e, ovviamente, contratto di lavoro. Dopo gli accertamenti, due clandestini sono stati denunciati per non aver ottemperato alle disposizioni normative in tema di permanenza sul territorio italiano.
L'ispettorato del lavoro ha, invece, provveduto a mettere i sigilli alle due aziende che probabilmente lavoravano come terziste per imprese molto conosciute a livello nazionale.
Ufficio stampa Comune di Opera

mercoledì 18 giugno 2008

SICUREZZA: Vertice Fusco - Lombardi, no ai campi rom nel sud Milano

Opera (17 giugno 2008) – Potenziamento dell'organico dei carabinieri, operatività della stazione 24 ore su 24, spostamento della caserma nel centro cittadino e una nuova sede per la Polizia stradale: sono i punti affrontati nel corso del vertice tenutosi in mattinata tra il sindaco Ettore Fusco, il vicesindaco Antonino Nucera, il Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi e il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri, colonnello Sergio Pascali a palazzo Diotti.

“Un incontro utile – sottolinea il sindaco – non solo per fare il punto sulla situazione e analizzare insieme i problemi di sicurezza sul nostro territorio, in particolare legati allo spaccio e alla prostituzione. È stata, infatti, l'occasione per analizzare alcune proposte, verso le quali sia il Prefetto sia il comandante provinciale dell'Arma hanno mostrato particolare attenzione, dando la loro disponibilità ad analizzare possibili interventi. Già nei prossimi giorni, infatti, il colonnello Pascali verrà a Opera per verificare sul campo la situazione, confrontandosi con i comandanti della Polizia locale e dei carabinieri di Corsico, da cui dipende la stazione operese”.

In particolare, il sindaco di Opera si è fatto interprete della preoccupazione dei cittadini, perché il numero dei carabinieri presenti nella locale stazione sono troppo pochi. “L'organico – ha detto Fusco – è fermo a quindici anni fa. Però, negli anni, il paese e, di conseguenza, la popolazione sono cresciuti. Mi è stato assicurato che verificheranno la possibilità di destinare a noi una parte del nuovo contingente di 130 militari dell'Arma previsto per Milano e provincia o, comunque, una riorganizzazione tale da consentire più agenti sul territorio operese”.

Il comandante provinciale dell'Arma ha accolto con favore la proposta di spostare la caserma, attualmente al confine con Milano, verso il centro di Opera. “Si raggiungerebbe – precisa il sindaco – il doppio obiettivo di avere i carabinieri più vicini ai cittadini, ma anche un maggior controllo, grazie al fatto che le pattuglie dovranno necessariamente passare per le vie del centro durante gli spostamenti da e verso la caserma”.

L'attuale stazione verrebbe invece destinata alla Polizia di Stato. Anche su questo aspetto c'è stata una convergenza di vedute tra il sindaco e il prefetto. Insieme hanno ipotizzato la possibilità di destinare la palazzina a un nucleo specializzato nel controllo e nel recupero delle auto rubate.

Il sindaco ha chiesto rassicurazioni affinché, soprattutto in vista dell'Expo, non vi sia un piano per spostare Rom e prostitute verso l'hinterland. “Gian Valerio Lombardi – precisa Ettore Fusco – mi ha assicurato che non sono previsti, in alcun modo, spostamenti sul nostro territorio. Sono quindi fiducioso che, grazie anche ai poteri di commissario ricevuti dal Governo, il prefetto saprà garantire quell'ordine e quella sicurezza che i cittadini, e io con loro, chiedono con forza”.

sabato 7 giugno 2008

Blitz antidroga delle “pattuglie per la sicurezza”

Opera (7 giugno 2008) – Operazione antidroga delle “pattuglie per la sicurezza” volute dal sindaco Ettore Fusco per presidiare il territorio anche durante le ore serali. L’intervento è avvenuto ieri sera nelle vicinanze dell’Abbazia di Mirasole, lungo la strada sterrata che porta in campagna in direzione Rozzano. Qui si erano assembrate una settantina di persone giunte da ogni parte della Lombardia per acquistare cocaina e hashish. Il blitz di due pattuglie della polizia locale e di una di quella provinciale ha provocato un fuggi fuggi generale. Sono state fermate, identificate e denunciate cinque persone per detenzione e uso di sostanze stupefacenti.

“Il luogo dove è stato eseguito l’intervento – spiega il sindaco – è stato da me segnalato già un anno fa sia al Prefetto sia al Questore. Dopo circa un mese mi era stato risposto che, pur intensificando i controlli, non era risultato alcunché. L’operazione compiuta ieri sera dimostra il contrario e conferma che le mie segnalazioni sono ancora attuali. Diventa quindi fondamentale un maggior presidio della zona da parte delle Forze dell’Ordine. Inserirò anche questo problema nell’agenda dell’incontro con il Prefetto che sto aspettando da circa un mese”.

L’operazione di controllo è scattata nella tarda serata di ieri, quando la polizia locale ha ricevuto la segnalazione di un’auto sospetta nei pressi dell’Abbazia di Mirasole. Qui le persone che vi abitano hanno più volte evidenziato un problema di sicurezza e la paura di uscire la sera proprio per assembramenti di individui dediti allo spaccio. Una segnalazione che il sindaco Ettore Fusco ha fatto sua e sulla quale intende andare fino in fondo, chiedendo un maggior coinvolgimento dei Carabinieri.

Nell’automobile si trovava una persona seminuda che si stava probabilmente drogando. L’uomo si è barricato dentro e c’è voluto un po’ di tempo prima che gli agenti riuscissero a convincerlo ad aprire il veicolo. All’interno sono state trovate alcune bottigliette di metadone. Nel frattempo, alle pattuglie si sono avvicinati due agenti in borghese della polizia penitenziaria, che hanno segnalato l’assembramento di tossicodipendenti poco distanti dall’Abbazia. Immediatamente è scattato il blitz. È partito l’inseguimento. Un’auto e un motorino sono finite in un fosso. Abbandonata anche una moto rubata utilizzata sicuramente dagli spacciatori, tutti di origine magrebina.

Gli agenti sono riusciti a bloccare cinque ragazzi, italiani provenienti dal lodigiano, dal pavese e dal bergamasco. Avevano con sé alcune bustine di hashish per uso personale. Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e segnalati alla Prefettura. Rischiano il ritiro della patente e altri provvedimenti amministrativi.

“Credo sia fondamentale – sottolinea Ettore Fusco – una maggiore sinergia tra chi si occupa di sicurezza sul nostro territorio. Perché l’obiettivo è contrastare il dilagare della criminalità con interventi di prevenzione prima di essere costretti ad agire con la repressione”.

Ufficio stampa Comune di Opera