Opera, 4 giugno 2009
La protesta della Giunta di Opera che si è trasferita per un giorno al confine tra Opera e Milano, per contrastare la prostituzione, ha sortito i suoi effetti e per un giorno le prostitute sono sparite dalla Via Ripamonti.
Il Sindaco Ettore Fusco, accompagnato dal suo vice Antonino Nucera, dall’Assessore Ileana Zacchetti ed altri consiglieri comunali, ha voluto lanciare un messaggio alla Moratti ed al Prefetto Lombardi volutamente chiaro: “Se volete le prostitute tenetele lontane dal nostro paese e non al confine con le nostre case”.
Il Comune di Opera ha superato il problema prostitute da tempo, infatti da un anno non se ne vede una sulle strade cittadine e su quelle che lambiscono il paese, ma la politica del Comune di Milano in termini di prostituzione e nomadismo è poco gradita poiché il capoluogo tende a “Scopare i suoi rifiuti sotto lo zerbino, ma se pensano che Opera possa essere il tappetino di Milano si sbagliano di grosso. Lo abbiamo già dimostrato con il campo nomadi!”.
Così l’annunciata protesta del Sindaco leghista Fusco e della sua Giunta ha fruttato subito un buon risultato, “se fosse duraturo potremmo anche gioire… ma questo sa piuttosto di imbroglio”, infatti è accaduto che nel luogo della protesta al confine tra Opera e Milano sono state fatte sparire le due prostitute in servizio fino a venti minuti prima dell’arrivo della pattuglia operese.
Quando gli agenti della Digos, presenti sul posto, si sono resi conto che dal capannello di operesi si promuoveva un raid sulla Via Ripamonti per stimolare gli agenti ad intervenire, contro le prostitute, sono state probabilmente chiamate le due volanti della Polizia di Stato che hanno portato in questura tutte le passeggiatrici in servizio.
Della Polizia Locale di Milano neppure una traccia, mentre due agenti operesi pattugliavano il confine, così come ovviamente non si sono presentati il Sindaco Moratti ed il Prefetto Lombardi, “ovviamente impegnati in faccende ben più importanti che non ad interessarsi di qualche prostituta in mezzo alla strada”, nonostante l’invito a venire per prendere visione della vergogna di una strada milanese da cui transitano oltre centomila veicoli ogni giorno.
Adesso la Via Ripamonti resta senza prostitute per un giorno “ma la guerra a questo malcostume non è finita” e Opera canta vittoria per essere riuscita a dimostrare che se lo Stato vuole intervenire lo può fare. “Una vittoria effimera che cela l’impotenza delle istituzioni che vogliono servire il proprio paese onestamente”.
La protesta della Giunta di Opera che si è trasferita per un giorno al confine tra Opera e Milano, per contrastare la prostituzione, ha sortito i suoi effetti e per un giorno le prostitute sono sparite dalla Via Ripamonti.
Il Sindaco Ettore Fusco, accompagnato dal suo vice Antonino Nucera, dall’Assessore Ileana Zacchetti ed altri consiglieri comunali, ha voluto lanciare un messaggio alla Moratti ed al Prefetto Lombardi volutamente chiaro: “Se volete le prostitute tenetele lontane dal nostro paese e non al confine con le nostre case”.
Il Comune di Opera ha superato il problema prostitute da tempo, infatti da un anno non se ne vede una sulle strade cittadine e su quelle che lambiscono il paese, ma la politica del Comune di Milano in termini di prostituzione e nomadismo è poco gradita poiché il capoluogo tende a “Scopare i suoi rifiuti sotto lo zerbino, ma se pensano che Opera possa essere il tappetino di Milano si sbagliano di grosso. Lo abbiamo già dimostrato con il campo nomadi!”.
Così l’annunciata protesta del Sindaco leghista Fusco e della sua Giunta ha fruttato subito un buon risultato, “se fosse duraturo potremmo anche gioire… ma questo sa piuttosto di imbroglio”, infatti è accaduto che nel luogo della protesta al confine tra Opera e Milano sono state fatte sparire le due prostitute in servizio fino a venti minuti prima dell’arrivo della pattuglia operese.
Quando gli agenti della Digos, presenti sul posto, si sono resi conto che dal capannello di operesi si promuoveva un raid sulla Via Ripamonti per stimolare gli agenti ad intervenire, contro le prostitute, sono state probabilmente chiamate le due volanti della Polizia di Stato che hanno portato in questura tutte le passeggiatrici in servizio.
Della Polizia Locale di Milano neppure una traccia, mentre due agenti operesi pattugliavano il confine, così come ovviamente non si sono presentati il Sindaco Moratti ed il Prefetto Lombardi, “ovviamente impegnati in faccende ben più importanti che non ad interessarsi di qualche prostituta in mezzo alla strada”, nonostante l’invito a venire per prendere visione della vergogna di una strada milanese da cui transitano oltre centomila veicoli ogni giorno.
Adesso la Via Ripamonti resta senza prostitute per un giorno “ma la guerra a questo malcostume non è finita” e Opera canta vittoria per essere riuscita a dimostrare che se lo Stato vuole intervenire lo può fare. “Una vittoria effimera che cela l’impotenza delle istituzioni che vogliono servire il proprio paese onestamente”.
Il Sindaco di Opera Ettore Fusco