Opera, 29 luglio 2009
La notizia l’abbiamo appresa dal Corriere della Sera che avrebbe interpretato la posizione del Sindaco milanese Moratti e del suo Vice De Corato, che hanno la comune volontà di spostare la moschea di Viale Jenner in periferia, come un indirizzo a trasferire gli islamici in una zona tra Milano, Rozzano, Opera e Locate.
Un’area servita da centro commerciale, vicino ad una fermata della metropolitana, del tram e senza palazzi intorno. Una soluzione che effettivamente potrebbe essere quella tra il depuratore di Rozzano ed il carcere di Opera.
“Non se ne parla neppure - sentenzia il Sindaco di Opera Ettore Fusco – Milano da sempre prova a considerare Opera il suo zerbino ma noi siamo pronti a dare battaglia anche al Sindaco Moratti se dovesse realmente avere una simile intenzione. Proprio mentre la Lega Nord raccoglie firme contro l’ipotesi di Lacchiarella qualcuno parla di andare a colpire ancora una volta il cuore del sud Milano considerato, imprudentemente, la discarica meneghina. Opera è l’antico granaio della Città di Milano e tale vuole restare, senza inceneritori, moschee ed altre realtà che la Moratti e la sua Giunta vogliono allontanare dai propri elettori. Se realmente l’intenzione fosse questa - conclude Fusco - avremo modo di ricordare alla Moratti ed a chi la pensa come lei che a Opera non si scherza!”.
L’Amministrazione Comunale di Opera è impreparata e nettamente contraria ad accogliere eventuali insediamenti di questo tipo e proprio mentre sta conducendo un braccio di ferro con il Comune di Milano e la Provincia per la realizzazione, rispettivamente, dell’allargamento della Via Ripamonti ed il raddoppio della strada provinciale Valtidone con il Sindaco Fusco che lamenta di non essere neppure ricevuto dalla sua collega milanese fa trasecolare qualcuno: “Questa notizia ci colpisce al cuore - commenta deluso il primo cittadino operese - proprio perché nella Moratti abbiamo creduto e questa apertura alle moschee ci spaventa. Non si tratta di luoghi di culto ma posti dove gli islamici fanno politica e, com’è già capitato, addestrano uomini e preparano attentati. Se proprio serve un’area - conclude provocatoriamente Fusco - c’è la Piazza del Duomo a Milano con due linee della metropolitana, tram, autobus, negozi e la possibilità di usare il sagrato come parcheggio e la cattedrale per le omelie degli imam!”.
Milano si impegni piuttosto ad allargare la Via Ripamonti, una strada che i cittadini di Opera attendono da almeno 22 anni e paralizza tutto il sud Milano nonostante le continue promesse dei sindaci meneghini.
La notizia l’abbiamo appresa dal Corriere della Sera che avrebbe interpretato la posizione del Sindaco milanese Moratti e del suo Vice De Corato, che hanno la comune volontà di spostare la moschea di Viale Jenner in periferia, come un indirizzo a trasferire gli islamici in una zona tra Milano, Rozzano, Opera e Locate.
Un’area servita da centro commerciale, vicino ad una fermata della metropolitana, del tram e senza palazzi intorno. Una soluzione che effettivamente potrebbe essere quella tra il depuratore di Rozzano ed il carcere di Opera.
“Non se ne parla neppure - sentenzia il Sindaco di Opera Ettore Fusco – Milano da sempre prova a considerare Opera il suo zerbino ma noi siamo pronti a dare battaglia anche al Sindaco Moratti se dovesse realmente avere una simile intenzione. Proprio mentre la Lega Nord raccoglie firme contro l’ipotesi di Lacchiarella qualcuno parla di andare a colpire ancora una volta il cuore del sud Milano considerato, imprudentemente, la discarica meneghina. Opera è l’antico granaio della Città di Milano e tale vuole restare, senza inceneritori, moschee ed altre realtà che la Moratti e la sua Giunta vogliono allontanare dai propri elettori. Se realmente l’intenzione fosse questa - conclude Fusco - avremo modo di ricordare alla Moratti ed a chi la pensa come lei che a Opera non si scherza!”.
L’Amministrazione Comunale di Opera è impreparata e nettamente contraria ad accogliere eventuali insediamenti di questo tipo e proprio mentre sta conducendo un braccio di ferro con il Comune di Milano e la Provincia per la realizzazione, rispettivamente, dell’allargamento della Via Ripamonti ed il raddoppio della strada provinciale Valtidone con il Sindaco Fusco che lamenta di non essere neppure ricevuto dalla sua collega milanese fa trasecolare qualcuno: “Questa notizia ci colpisce al cuore - commenta deluso il primo cittadino operese - proprio perché nella Moratti abbiamo creduto e questa apertura alle moschee ci spaventa. Non si tratta di luoghi di culto ma posti dove gli islamici fanno politica e, com’è già capitato, addestrano uomini e preparano attentati. Se proprio serve un’area - conclude provocatoriamente Fusco - c’è la Piazza del Duomo a Milano con due linee della metropolitana, tram, autobus, negozi e la possibilità di usare il sagrato come parcheggio e la cattedrale per le omelie degli imam!”.
Milano si impegni piuttosto ad allargare la Via Ripamonti, una strada che i cittadini di Opera attendono da almeno 22 anni e paralizza tutto il sud Milano nonostante le continue promesse dei sindaci meneghini.
Dal Comune di Opera