Opera, 20 giugno 2007.
Saranno molti i cittadini che questa sera partiranno da Opera per recarsi allo Spazio Oberdan a vedere la proiezione del film sul presidio di quest’inverno che ha reso possibile l’allontanamento di un campo nomadi, voluto dallo stesso Sindaco operese Alessandro Ramazzotti, dal nostro Paese. L’auspicio è quello di vedere un film montato con onestà intellettuale che denunci il problema dei campi nomadi e del nomadismo quale fenomeno legato alla criminalità comune e che nulla ha a che fare con il razzismo. A Opera, come in tutta Italia, detestiamo chi delinque trovando rifugio nei campi nomadi esattamente come detestiamo stupratori e pedofili. Avere lottato contro un accampamento è stato come se avessimo lottato per smantellare una cellula delle Brigate Rosse composta da cittadini nati e cresciuti nel nostro paese. Siamo stati maltrattati per mesi e non intendiamo esserlo ancora, addirittura tramite un film documentario. Persino il Presidente della Provincia Penati che solo sei mesi fa ha fatto di tutto per imporre a noi l’accampamento oggi si esprime letteralmente contro quel fenomeno che gli italiani detestano da sempre. Sono di ieri gli ultimi due casi di furti negli appartamenti a Opera, paese che si è risvegliato con due famiglie “ripulite” durante il sonno. E nel pomeriggio precedente due arresti, grazie ai carabinieri locali, che oltre ai nomadi hanno recuperato anche alcuni veicoli rubati. Essendone il finanziatore consideriamo Penati responsabile di questo film e lo invitiamo a sospendere la programmata proiezione dello stesso se questo mette in qualche modo i cittadini di Opera in cattiva luce, dipingendoli come nazisti, o anche solo se si fanno riferimenti a pogrom, pulizia etnica o stermini di massa. L’ex Sindaco di Sesto San Giovanni ha speso parole che hanno toccato la gente, poiché dette da un politico che fino a pochi giorni fa proponeva campi nomadi ovunque, e se ora non vuole essere tacciato di falso ideologico e di ipocrisia si impegni a valutare, prima di mostrare pubblicamente, “Opera Gagia” per evitare una reazione negativa della gente, e non solo quella operese. Il primo effetto di un giudizio negativo sul film lo si vedrebbe già questa sera a Milano dove ci saranno molti cittadini operesi e domani, certamente, gli effetti negativi si rifletterebbero sul Consiglio Comunale di Opera, in programma alle 18.30, già considerato a rischio per i temi roventi che dovrà affrontare.
Saranno molti i cittadini che questa sera partiranno da Opera per recarsi allo Spazio Oberdan a vedere la proiezione del film sul presidio di quest’inverno che ha reso possibile l’allontanamento di un campo nomadi, voluto dallo stesso Sindaco operese Alessandro Ramazzotti, dal nostro Paese. L’auspicio è quello di vedere un film montato con onestà intellettuale che denunci il problema dei campi nomadi e del nomadismo quale fenomeno legato alla criminalità comune e che nulla ha a che fare con il razzismo. A Opera, come in tutta Italia, detestiamo chi delinque trovando rifugio nei campi nomadi esattamente come detestiamo stupratori e pedofili. Avere lottato contro un accampamento è stato come se avessimo lottato per smantellare una cellula delle Brigate Rosse composta da cittadini nati e cresciuti nel nostro paese. Siamo stati maltrattati per mesi e non intendiamo esserlo ancora, addirittura tramite un film documentario. Persino il Presidente della Provincia Penati che solo sei mesi fa ha fatto di tutto per imporre a noi l’accampamento oggi si esprime letteralmente contro quel fenomeno che gli italiani detestano da sempre. Sono di ieri gli ultimi due casi di furti negli appartamenti a Opera, paese che si è risvegliato con due famiglie “ripulite” durante il sonno. E nel pomeriggio precedente due arresti, grazie ai carabinieri locali, che oltre ai nomadi hanno recuperato anche alcuni veicoli rubati. Essendone il finanziatore consideriamo Penati responsabile di questo film e lo invitiamo a sospendere la programmata proiezione dello stesso se questo mette in qualche modo i cittadini di Opera in cattiva luce, dipingendoli come nazisti, o anche solo se si fanno riferimenti a pogrom, pulizia etnica o stermini di massa. L’ex Sindaco di Sesto San Giovanni ha speso parole che hanno toccato la gente, poiché dette da un politico che fino a pochi giorni fa proponeva campi nomadi ovunque, e se ora non vuole essere tacciato di falso ideologico e di ipocrisia si impegni a valutare, prima di mostrare pubblicamente, “Opera Gagia” per evitare una reazione negativa della gente, e non solo quella operese. Il primo effetto di un giudizio negativo sul film lo si vedrebbe già questa sera a Milano dove ci saranno molti cittadini operesi e domani, certamente, gli effetti negativi si rifletterebbero sul Consiglio Comunale di Opera, in programma alle 18.30, già considerato a rischio per i temi roventi che dovrà affrontare.