Opera: il meteo

martedì 4 dicembre 2007

SICUREZZA A TRECENTOSESSANTA GRADI... lettera di un Cittadino al Sindaco Ramazzotti in merito all'assemblea pubblica del 3 dicembre.

Buona sera.
Abito a Opera da settembre 2005. Una delle ragioni per cui avevo scelto di venire qui era la percezione di una maggiore attenzione al governo del territorio. Due anni di calvario in Via Golgi mi hanno fatto ricredere, e mi hanno fatto ricredere sull’efficacia dei meccanismi di partecipazione che tanto le stanno a cuore, e che di nuovo ci ripropone a fronte della latitanza del comune.

Le chiedo – e qualcuno le chiederà stasera – è vero che i cantieri sono rimasti aperti e non segnalati per anni, e lo sono tutt’ora? Quali e quante sanzioni sono state irrogate alle imprese a fronte delle numerosissime irregolarità segnalate dagli abitanti della zona? Dove erano i vigili? Ancora ieri c’erano tombini aperti sulla strada utilizzati per scarico abusivo (vedi foto), il palo famoso, quello “giuntato” con il filo di ferro con la catenaria ad altezza di furgone (2 metri e 60 misurato) è stato tolto solo di recente, la cabina elettrica in fondo a Via Di Vittorio continua ad esserci, con i cavi appoggiati alle macchine, interrati nell’erba senza cautele, ci sono macerie e rottami sepolti nei “prati”, non si vede un cartello che segnali le aree di cantiere e le strade non collaudate, i marciapiedi finiscono di colpo all’altezza del fosso, in curva.

Senza parlare degli abusi e delle difformità compiute nella costruzione dei fabbricati, degli incidenti sul lavoro (ho chiamato personalmente i vigili il 14.9.2006 per una “quasi folgorazione” di un operaio a causa di un cavo elettrico interrato fuori dal condotto che ha lasciato tutti al buio per diverse ore e cosa è successo dopo il rilievo? Il cavo è stato giuntato con nastro adesivo, e così lasciato per mesi, nell’acqua, poi interrato di nuovo. Auguri a chi per caso dovesse scavare in quel punto.

Solo alcuni esempi sotto gli occhi di chiunque, anche dei suoi, visto che mi risulta abiti girato l’angolo. Glie li faccio solo allo scopo di spiegarle perché non abbia più alcuna fiducia in questa giunta. Se vuole ce ne sono molti altri, sono sicuro che nella “terapia di gruppo” di stasera ve li racconteranno. Poi sarete bravissimi ad illustrare il nuovo piano e mandare a casa tutti contenti, o almeno un po’ più confusi.

Non ho idea se e qualcuno abbia guadagnato dalla “disattenzione” verso l’operato dei costruttori. Sostenerlo sarebbe demagogia elettorale, dopotutto Opera è un comune piccolo, non deve essere stato facile gestirli. Però io sono senz’altro più vittima di voi.

Non verrò infine questa sera perché – inevitabilmente – qualsiasi cosa si dica da qui alle elezioni non può che essere declinato in chiave di campagna elettorale: credo che le discussioni serie sul futuro del quartiere debbano aspettare dopo le elezioni, chiunque le vinca. Nel frattempo potete provare a farvi perdonare dando qualche segnale concreto: vi garantisco che anche se per tornaconto, sarà apprezzato. Tutte le occasioni di confronto che ci fossero nel frattempo non potrebbero che degenerare in scontro politico.

Per tutte queste ragioni, stasera resterò a casa a curare i bambini, e francamente non sono interessato a incontrarla, non almeno fino alla fine del mandato. Poi, se vorrà, sarò lieto di scambiare un paio di considerazioni con lei, a titolo personale.

Cordiali saluti,
Angelo Gatto
Il resoconto della serata è su: http://www.leganordopera.blogspot.com/