Opera: il meteo

mercoledì 18 aprile 2007

COMUNICATO STAMPA: PRESIDIO DI OPERA in P.za UDINE

Opera, 12 Aprile 2007
I Cittadini del Presidio di Opera hanno aderito alla protesta dei cittadini di Milano che contestano l’insediamento del campo rom al Parco Lambro.
Ettore Fusco, con altri cittadini operesi, si è recato su invito di Alessandro Fregno dell’Associazione Milano Sicura in Piazza Udine ed ha partecipato al presidio che i cittadini hanno avviato per raccogliere firme contro l’operato dell’Amministrazione milanese che ha deciso di ospitare su un’area di ottomila metri quadri un ulteriore campo nomadi. Tra questi nomadi anche i rom che, grazie al Presidio dei cittadini, un mese fa hanno dovuto lasciare Opera.
Ancora sotto indagine per i fatti di Opera, che hanno dato vita alla protesta dei cittadini nei confronti del modo di affrontare la questione rom da parte delle istituzioni, il Capogruppo operese della Lega Nord Ettore Fusco non ha fatto mancare il proprio sostegno morale e materiale ai cittadini di Lambrate che si trovano a dover combattere oggi gli stessi problemi che per due mesi sono stati all’ordine del giorno degli operesi.
Per essere liberi bisogna essere padroni in casa propria e noi cittadini dobbiamo riprenderci il diritto di decidere chi e come deve poter occupare la nostra terra. Diritto naturale che abbiamo acquisito plasmando il nostro paese, in prima persona, con leggi e costumi di civiltà tali da dover essere preservate nel tempo.
Questa sera è annunciato un presidio in Via Paolo Sarpi, a cui non mancheremo di portare la nostra solidarietà, per protestare contro i fatti che stanno avvenendo proprio in queste ore con una rivolta di cinesi che hanno addirittura issato la loro bandiera nazionale e che stanno occupando un area di Milano rendendola di fatto territorio occupato militarmente da una nazione straniera.
Non vogliamo che Milano e la Lombardia diventino territorio di conquista per etnie che non rispettano le leggi italiane e, soprattutto, non accettiamo che questo avvenga con l’avallo doloso delle istituzioni nazionali e locali.