Opera: il meteo

mercoledì 18 luglio 2007

COMUNICATO STAMPA: INCENERITORE NO GRAZIE

DOMENICA 22 LUGLIO ORE 10.30 DIMOSTRAZIONE DAVANTI AL COMUNE DI OPERA.
Opera, 18 luglio 2007. Il Gruppo Consiliare della Lega Nord operese si schiera con fermezza contro l’ipostesi di un inceneritore nel paese che ospita già un carcere ed ha appena ottenuto la cessazione delle lavorazioni di un’azienda che stoccava e smaltiva rifiuti tossici e l’allontanamento di un campo nomadi. Già nel 2004, all’ennesima indicazione di Opera quale sede dell’inceneritore e dopo anni di silenzio della Giunta Ramazzotti, la Lega Nord pubblicò un volantino dove minacciava di organizzare squadre di resistenza alla volontà delle istituzioni e dove sottolineava il silenzio del Comune di Opera che si nascondeva dietro una presunta non conoscenza dei fatti. Da allora sono passati altri tre anni ed oggi la notizia dell’inceneritore ad Opera si è fatta ancora più consistente tanto da essere data anche da alcuni telegiornali. Ma gli operesi non ci stanno e Opera Sicura, il comitato nato dopo l’esperienza del Presidio di Opera a tutela della legalità e della vivibilità cittadina, organizza una dimostrazione in piazza, domenica 22 luglio alle ore 10.30, per raccogliere le firme necessarie a dire no all’inceneritore.
Quella degli inceneritori non è una soluzione, siamo fermamente contrari per varie ragioni, innanzitutto producono diossina e la nostra è un’area agricola oltre che densamente popolata. La ripercussione dei depositi degli agenti inquinanti negli allevamenti di bestiame, nelle nostre risaie o nei campi di granturco sarà deleteria per l’economia della zona e per i consumatori di ogni parte d’Italia. Un nuovo inceneritore nella provincia di Milano servirà solo ad arricchire le aziende che lo gestiranno incenerendo rifiuti provenienti da altre parti del paese visto che a Milano non serve un nuovo stabilimento. Grazie ai rifiuti di governatori come Bassolino, che non supera l’emergenza rifiuti nella sua regione Campania, noi respireremo diossina per dare la possibilità a qualche politico di sedere in consigli d’amministrazione dai compensi dorati. Non esiste alcuna ragione che induca a pensare che questa di Opera sia una buona soluzione. Neppure la viabilità è in condizione di accogliere la struttura. I camions provenienti da Milano andrebbero ad intasare la già congestionata Via Ripamonti, quelli provenienti dal Sud Milano graverebbero sull’altrettanto intasata Valtidone mentre per la tangenziale siamo già al collasso e questo sarebbe il colpo di grazia. Domenica in piazza diciamo no all’inceneritore e si alla vita. La nostra vita, quella degli operesi che non hanno alcuna intenzione di sacrificarsi all’altare del dio denaro. Siamo certi che l’Amministrazione sia con noi, al fianco dei cittadini, in questa battaglia che domenica vedrà l’avvio di una petizione in cui speriamo di vedere, tra i primi firmatari, il Sindaco Alessandro Ramazzotti e la sua Giunta. Udite le prime dichiarazioni ufficiali, del Vicesindaco Liguori, siamo fiduciosi in tal senso.