Opera, 2 luglio 2007
Finalmente il Sindaco di Opera si è accorto delle prostitute sulla Valtidone nella tratta operese. Molto strano l'atteggiamento del Sindaco che fino a non molti tempo fa negava pubblicamente che vi fossero le “signorine in abiti succinti” nelle piazzole di sosta ed altrettanto faceva (ma questo lo fa ancora) in merito alla presenza di spacciatori di droga che usano le piazzole per smerciare la pregiata merce che forniscono dalla stradina che costeggia la statale salendo fino alla piazzola dove sostano i clienti. Il Sindaco Ramazzotti dovendo per l'ennesima volta rispondere ad una interpellanza in merito, del Consigliere Fusco, ha pensato bene di cambiare versione e strategia passando dal negare che vi sia un mercato del sesso e della droga, l’ha fatto persino in Consiglio Comunale, alla lotta per la legalità. Infatti, con il suo collega di Locate Triulzi, ha scritto una lettera aperta al Prefetto (l'ultima l'aveva scritta per lamentarsi dei WC installati dai presidianti operesi che protestavano contro il suo campo nomadi) dove lamenta questa situazione di disagio fino a ieri ignorata. Una lettera tanto aperta da finire sul mensile edito dal Comune di Opera occupando lo spazio dell’editoriale. Le stranezze che inducono a pensare che questa sia mera propaganda, necessaria a ricorrere ai ripari dopo le innumerevoli gaffe che l’Amministrazione operese ha inanellato, sono legate appunto alla presa di posizione ed alla tempistica di questa che ricorda molto da vicino il dietro front del Presidente Penati sulla questione dei campi nomadi. A pochi giorni dalla lettera al Prefetto, infatti, Ramazzotti a dovuto rispondere in Consiglio Comunale di questa situazione ed alcune settimane prima è uscito "l'operese", mensile del Gruppo Consiliare della Lega Nord, dove Opera Sicura annuncia nuovi presidi contro la prostituzione e lo spaccio di droga denunciando proprio la posizione del Sindaco che negava queste pratiche sulla Valtidone ed all’ingresso di Opera. Adesso che la sinistra fa acqua da tutte le parti, due sindaci di sinistra Ramazzotti di Opera e Preli di Locate, si mettono a scrivere lettere aperte al Prefetto come se non bastasse una pattuglia di Polizia Locale a mandare a casa una prostituta. Inoltre, giusto per dimostrare la falsità di certi provvedimenti, le prostitute al confine tra Opera e Locate, proprio all’ingresso di Opera sud dalla Valtidone, sono ancora sedute sulle loro seggioline a fare bella mostra di se ai passanti. Complimenti ancora una volta a Ramazzotti che ha dimostrato di non sapere risolvere i problemi di Opera. Se ci fosse stato un Sindaco alla guida del paese avrebbe inviato sul posto una pattuglia della Polizia Locale, ogni giorno fino a risolvere il problema, ma dato che la poltrona del primo cittadino è occupata dal Signor Ramazzotti si è preferito fare tanta propaganda sui giornali con una inutile lettera aperta al Prefetto di Milano. Diamo ancora qualche settimana di tempo ai due sindaci per risolvere questa vergognosa situazione dopo di ché saremo costretti ad agire con un altro presidio nelle aree interessate da questi fenomeni di malcostume.
Finalmente il Sindaco di Opera si è accorto delle prostitute sulla Valtidone nella tratta operese. Molto strano l'atteggiamento del Sindaco che fino a non molti tempo fa negava pubblicamente che vi fossero le “signorine in abiti succinti” nelle piazzole di sosta ed altrettanto faceva (ma questo lo fa ancora) in merito alla presenza di spacciatori di droga che usano le piazzole per smerciare la pregiata merce che forniscono dalla stradina che costeggia la statale salendo fino alla piazzola dove sostano i clienti. Il Sindaco Ramazzotti dovendo per l'ennesima volta rispondere ad una interpellanza in merito, del Consigliere Fusco, ha pensato bene di cambiare versione e strategia passando dal negare che vi sia un mercato del sesso e della droga, l’ha fatto persino in Consiglio Comunale, alla lotta per la legalità. Infatti, con il suo collega di Locate Triulzi, ha scritto una lettera aperta al Prefetto (l'ultima l'aveva scritta per lamentarsi dei WC installati dai presidianti operesi che protestavano contro il suo campo nomadi) dove lamenta questa situazione di disagio fino a ieri ignorata. Una lettera tanto aperta da finire sul mensile edito dal Comune di Opera occupando lo spazio dell’editoriale. Le stranezze che inducono a pensare che questa sia mera propaganda, necessaria a ricorrere ai ripari dopo le innumerevoli gaffe che l’Amministrazione operese ha inanellato, sono legate appunto alla presa di posizione ed alla tempistica di questa che ricorda molto da vicino il dietro front del Presidente Penati sulla questione dei campi nomadi. A pochi giorni dalla lettera al Prefetto, infatti, Ramazzotti a dovuto rispondere in Consiglio Comunale di questa situazione ed alcune settimane prima è uscito "l'operese", mensile del Gruppo Consiliare della Lega Nord, dove Opera Sicura annuncia nuovi presidi contro la prostituzione e lo spaccio di droga denunciando proprio la posizione del Sindaco che negava queste pratiche sulla Valtidone ed all’ingresso di Opera. Adesso che la sinistra fa acqua da tutte le parti, due sindaci di sinistra Ramazzotti di Opera e Preli di Locate, si mettono a scrivere lettere aperte al Prefetto come se non bastasse una pattuglia di Polizia Locale a mandare a casa una prostituta. Inoltre, giusto per dimostrare la falsità di certi provvedimenti, le prostitute al confine tra Opera e Locate, proprio all’ingresso di Opera sud dalla Valtidone, sono ancora sedute sulle loro seggioline a fare bella mostra di se ai passanti. Complimenti ancora una volta a Ramazzotti che ha dimostrato di non sapere risolvere i problemi di Opera. Se ci fosse stato un Sindaco alla guida del paese avrebbe inviato sul posto una pattuglia della Polizia Locale, ogni giorno fino a risolvere il problema, ma dato che la poltrona del primo cittadino è occupata dal Signor Ramazzotti si è preferito fare tanta propaganda sui giornali con una inutile lettera aperta al Prefetto di Milano. Diamo ancora qualche settimana di tempo ai due sindaci per risolvere questa vergognosa situazione dopo di ché saremo costretti ad agire con un altro presidio nelle aree interessate da questi fenomeni di malcostume.