Opera Sicura dice NO ad un inceneritore vicino al proprio centro abitato. E’ nuovamente tornata alla ribalta la notizia che le istituzioni locali abbiano selezionato il nostro territorio, in prossimità del carcere, quale area idonea a ricevere una struttura che noi operesi non vogliamo e siamo pronti a lottare, affinché non giunga dalle nostre parti, con la stessa tenacia e pervicacia che ha permesso l’allotanamento del campo rom autorizzato e voluto proprio dal nostro Sindaco Ramazzotti in Via Marcora. Gli operesi sono stanchi di essere utilizzati come tappeto di Milano, tappeto sotto cui la metropoli cerca di nascondere tutti i rifiuti che spazza via. Opera Sicura, la Lega Nord e tutti i cittadini che aderirono al comitato nato tre anni fa quando l’Amministrazione Ramazzotti fece finta di non sapere nulla dell’inceneritore daranno battaglia e si preannuncia una guerra più difficile di quella per la legalità vinta dal Presidio di Opera nei mesi invernali. Con un inceneritore gli interessi in palio sono ben altri rispetto ai quattro soldi che qualche caritatevole ente avrebbe guadagnato dal campo nomadi nell’area circense e, quindi, sappiamo che la lotta che ci aspetta contro le istituzioni, questa volta, sarà ardua ed impari. Ma Opera c’è. (Nella foto il volantino del novembre 2004. Clicca sopra per ingrandirlo)