Lo Stato proclami il lutto nazionale per una connazionale uccisa barbaramente da uno straniero abusivo con la complicità delle istituzioni latitanti sui temi della sicurezza e dell'immigrazione incontrollata. Ci fanno letteralmente schifo, e termine più appropriato ci è difficile trovarlo, i politici italiani che non muovono un dito per dare ai propri connazionali almeno i diritti che vengono riconosciuti a barbari che occupano il nostro suolo senza essere degni neppure di mangiarne la polvere. Tutti, da destra a sinistra, si affannano a rimpallarsi le colpe di un omicidio che non sono da imputare solo a quel rom, che sarà presto libero di tornare a delinquere, ma vanno equamente distribuite ai sindaci romani che hanno permesso il degrado di Tor di Quinto, ai governanti di Roma ladrona che mangiano proprio in quella città ed a tutti coloro che permettono a gente abusiva di occupare illegalmente anche un solo centimetro quadrato della nostra nazione.
Opera Sicura è con la famiglia di Giovanna Reggiani. Siamo estremamente vicini al marito della Signora Giovanna, un servitore dello Stato tradito dalla bandiera che invece lui, Ammiraglio della Marina Militare, serve con dignità ed onore.
Purtroppo le fanfare di regime sono arrivate a suonare la musica dell'interventismo e della tolleranza zero, dopo l'ennesima vittima dell'inefficenza di Stato, ma domani dimenticheranno quanto accaduto e torneranno a parlare di quanto siano utili all'Italia gli stranieri e di quanto sia giusta l'integrazione che dobbiamo favorire a costo delle vite umane dei nostri cari.
E' una vergona dinanzi la quale è difficile trovare le giuste parole. L'unica certezza è che dobbiamo chiedere scusa alle vittime di queste vili aggressioni cui sono sottoposti tutti i giorni troppi uomini e donne innocenti. Dobbiamo chiedere scusa poiché se ci ribellassimo ciò non accadrebbe. Ma sono passati i tempi delle rivoluzioni!