Opera: il meteo

sabato 17 novembre 2007

COMUNICATO STAMPA: MAFIOSI A OPERA? NO GRAZIE. IL SINDACO INTERVENGA!

Opera, 17 novembre 2007
Nel carcere di Opera stanno predisponendo un reparto per i mafiosi in regime di 41 bis, il carcere duro di massima sorveglianza cui sono sottoposti i più pericolosi criminali di cosa nostra.
A Opera dimora Totò Riina dal 2002, quando svuotarono un intero piano del reparto femminile per dare ospitalità al più pericoloso uomo d’onore siciliano.
Oltre al famigerato “capo dei capi” soggiornano nel nostro carcere anche altri mafiosi in regime di carcere duro, sono sette, ma con la nuova iniziativa diventeranno, addirittura, oltre cento.
Da Opera passano troppi pezzi da novanta della criminalità organizzata, Provenzano, Lo Piccolo e molti altri ancora che costringono in certe situazioni a blindare il paese, è accaduto pochi giorni fa quando, ad esempio, siamo stati invasi da un esercito di carabinieri e poliziotti, preoccupandoci alquanto poiché si temeva un nuovo campo nomadi.
Siamo stanchi di subire le angherie di uno Stato padrone che non trova alcun ostacolo alle sue prepotenze. Il Sindaco di Opera è assente e non tutela i suoi cittadini che sono stanchi di essere vessati dalle tasse e non essere mai tutelati dalle scelte delle istituzioni a cui il popolo non può prendere parte.
Alessandro Ramazzotti prima di andarsene da Opera, dopo aver messo a ferro e fuoco il paese con il dissesto finanziario sancito dalla recente verifica ministeriale, con il tentativo d’imporre un campo nomadi a dicembre dello scorso anno, con la mancata opposizione all’inceneritore che da sei anni cerca solo una località dove la giunta sia favorevole o almeno assente come è il caso operese, con il mancato allargamento della Via Ripamonti in dieci anni di governo, con il mancato prolungamento del tram 24 fino a Opera dopo averne propagandato la riuscita almeno dieci volte, prima di andaresene, appunto, il Sindaco di Opera si batta per evitare che Opera diventi crocevia di pericolosi malavitosi provenienti dal meridione.
Pensavamo che fossero finiti i tempi del confino obbligato con cui venivano spediti al nord, a spese dei contribuenti, i mafiosi per trapiantarli dalle proprie regioni di origine dandogli persino la casa ed un lavoro. La Lega Nord, che nacque anche dalla necessità di contrastare quel vergognoso iter in vigore in un epoca in cui lo Stato esportava al Nord la delinquenza del mezzogiorno, è molto preoccupata dall’operato delle istituzioni che con la complicità delle amministrazioni locali sta effettuando la stessa operazione che credevamo di avere sconfitto come il peggiore cancro della democrazia italiana.
Ghettizzare nella nostra Opera i peggiori delinquenti di mafia, ndrangheta, camorra e sacra corona significa portare anche il loro indotto, che riteniamo sia florido e prolifico, proprio vicino alle nostre case.
Nel carcere di Opera ci sono due moschee ed una chiesa e questo già la dice lunga sulla provenienza dei delinquenti e pertanto anche dei visitatori e familiari ma, a concentrare tutti i mafiosi del sud in un comune del Nord, noi diciamo no!
Lo Stato si tenga i suoi condannati, magari a Roma, oppure li lasci nelle regioni d’origine senza trapiantare a Opera tutto un centro d’affari che tra “pizzini” e secondini compiacenti crediamo si sviluppi sempre più florido attorno ai luoghi di detenzione.
Alessandro Ramazzotti, Sindaco di Opera, sappia che la sua responsabilità in merito al degenerare di questa situazione è pari a quella dello Stato e dei detenuti eccellenti in quanto non ha mai contrastato questo fenomeno di colonizzazione mafiosa del suo Comune.