E dobbiamo dire che, anche questa volta, siamo riusciti a dare un servizio agli operesi. Infatti Ramazzotti ha provveduto a dare una dignitosa parvenza di luogo civile alla parte terminale di Via Moneta, questo solo dopo le numerose proteste dei cittadini, sempre inascoltati, ed il numero di novembre de "l'operese" che riportava un articolo sul tema con titolo: "VIA MONETA AL BUIO... E I LADRI FANNO RAZZIA".
L'articolo recitava, tra l'altro: "Cittadini obbligati a parcheggiare le auto in una strada assolutamente al buio per poi raggiungere, ovviamente a piedi, i portoni d’accesso alle abitazioni rischiando di fare le tristi esperienze di cui le cronache nazionali sono piene in questi giorni. Ramazzotti non faccia come Veltroni, che prima di mettere un lampione in una via deve assistere alla morte dei suoi concittadini, e provveda subito a dare un minimo di sicurezza ed una parvenza di civiltà a quei nuovi operesi cui lui ha permesso di entrare in edifici evidentemente non ancora ultimati. L’agibilità che è concessa agli occupanti di queste abitazioni, rilasciata nonostante manchino certificazioni ed i cantieri siano aperti, deve essere effettiva, reale e non data con leggerezza ai costruttori.Ramazzotti faccia subito mettere delle luci in Via Moneta, laddove manca illuminazione, e sappia che qualsiasi evento sinistro accadesse in quell’area sarà da addebitare all’irresponsabilità sua e del suo ufficio tecnico sempre solerte a concedere autorizzazioni e nulla osta a queste grandi imprese di costruzioni senza però, mai, preoccuparsi dei disagi patiti dai cittadini. Nel frattempo invitiamo tutti quelli che stanno subendo furti, in particolare nei garage e nelle vetture in sosta all’esterno dell’edificio, a sporgere denuncia al Sindaco Alessandro Ramazzotti in quanto responsabile del Comune di Opera."
Bene, siamo soddisfatti che il Sindaco sia intervenuto a sanare una situazione indecorosa e ad alto rischio sicurezza, ma vorremmo tanto vedere degli amministratori attenti ai bisogni dei cittadini pronti ad intervenire al primo sollecito degli stessi e non solo dopo l'affissione di manifesti, la produzione di volantini o la raccolta di firme.
Il Consigliere Ettore Fusco, come gli altri d'opposizione, deve essere messo in grado di prendere parte all'Amministrazione di Opera mediante una consulta sui temi più importanti per gli operesi e non invece essere ascoltato solo quando riesce a dare risalto mediatico ai disservizi e poi, ovviamente, essere infamato sulle pagine del periodico comunale e di quello del partito comunista, punto e linea, peraltro finanziato anche dal Comune di Opera.
Infatti, come hanno scritto sull'ultimo numero del giornalino del partito accusando proprio Ettore Fusco di mentire ai cittadini sulle telecamere che danno le multe a Fizzonasco, "non è corretto pensare che i cittadini siano dei babbei pronti a bersi qualsiasi piccola furbizia". Ma questa è un altra storia, quella dei brontosauri della politica operese che tangentopoli ha spazzato via dai posti che contano e che tentano sempre di rientrare dalla finestra. Pensano davvero che gli operesi non ricordino i loro nomi e le loro facce poiché scrivono usando pseudonimi o iniziali.
Ex sindaci, ex vicesindaci, ex assessori, ex presidenti di Asl, ex di tutto di più... anni fa già ci domandavamo quanto mancava alla loro estinzione, speravamo per tutti che fosse prossima a venire. Ma anche quest'anno sono ancora in pista per sostenere il loro candidato Sindaco, un altro politicante figlio di logiche di partito e del consociativismo spartitocratico.
Speriamo che lo capiscano pure, oltre a scriverlo, che: "non è corretto pensare che i cittadini siano dei babbei pronti a bersi qualsiasi piccola furbizia".
LA VOCE DELLA VIA MONETA: