Opera: il meteo

martedì 18 settembre 2007

APPIGNANO: Travolse ed uccise quattro ragazzini. Libero!

Appignano (Ascoli Piceno). Sono stati concessi gli arresti domiciliari al rom ubriaco che falciò con un furgone cinque ragazzi in motorino di cui quattro, tra sedici e diciotto anni, persero la vita. Marco Ahmetovic, questo il nome del rom, trascorrerà le sue giornate ospitato nella casa di un cittadino italiano fino al processo aggiornato al 5 di ottobre.
Giorni fa al giovane Rom, con qualche precedente per reati contro il patrimonio e che guidava ubriaco ad altissima velocità tanto che sul furgone è stata trovata la quinta marcia innestata, è stato notificato in carcere anche l'avviso di garanzia per una rapina ad un ufficio postale.
Siamo esterrefatti della leggerezza con cui vengono trattati simili temi sprezzanti del sentimento comune degli appignanesi ma anche degli italiani tutti che gridano, se non vendetta, almeno giustizia. Quattro giovani vite spezzate beffate dagli arresti domiciliari per un criminale che oltretutto una domicilio neppure l'ha mai avuto. Qualcuno però s'è offerto di ospitarlo in casa, probabilmente qualche comunità di un associazione caritatevole che succhia contributi allo Stato e che farà certamente stare il rom meglio di come viveva nel campo.
Quattro giovani sono morti ed il loro assassino dopo soli cinque mesi beneficia degli arresti domiciliari. Non è un sentimento di vendetta quello che muove l'indignazione della gente onesta ma la consapevolezza che senza Giustizia questa società è destinata a deteriorarsi fino al punto di trasformarsi in una giungla dove ciascuno potrà delinquere a proprio piacimento con la certezza di non essere punito mentre le vittime, quindi la gente onesta e tranquilla, saranno costrette ad armarsi ed a prendere il posto di chi dovrebbe garantirci la sicurezza. Sono anni che sentiamo dirci dalle forze dell'ordine che non è colpa loro se i ladri e gli assassini vengono scarcerati da un magistrato il giorno dopo l'arresto. Oramai Carabinieri e Polizia neppure intervengono più quando occorre per evitare rischi ripagati dal rilascio dei delinquenti. Come dargli torto. Ma se anzichè smettere di fare il proprio dovere facessero partire indagini contro chi fa le leggi inique e contro chi non applica le poche giuste... forse avrebbero davvero fatto il proprio dovere fino in fondo. Almeno loro. (foto Ansa)