Opera: il meteo

lunedì 10 settembre 2007

COMUNICATO STAMPA: POGROM E SOLDI. ANCHE IL MINISTRO INTERVIENE.

Opera, 10 settembre 2007.
Dopo il mattone contro la sede diocesana di Pieve Porto Morone che ospita i rom sfollati dall’ex Snia di Pavia sono intervenuti il segretario cittadino di rifondazione comunista che ha parlato di “intolleranza inammissibile” ed addirittura si è scomodato il Ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero sempre di rifondazione, definendo l’atto “un pogrom degno della Germania nazista”. Non ci sorprende la presa di posizione dei politici locali di rifondazione che ricalca il loro atteggiamento nazionale e che abbiamo imparato a conoscere anche qui a Opera. Infastidisce invece, non poco, il commento spropositato che denota una certa ignoranza da parte del Ministro Ferrero anche lui di rifondazione comunista. Al solito la Solidarietà Sociale è intesa solo verso gli immigrati ed, in particolare, verso i clandestini e coloro i quali vivono nell’illegalità. Mille euro sono stati donati infatti ad alcuni rom del campo pavese per tornare in Romania oppure raggiungere i propri parenti in altri campi della Lombardia. Non ricordiamo regali ai contribuenti italiani se non in un recente passato quando, il Ministro Maroni della Lega Nord, restituiva alle famiglie residenti in Italia un assegno di pari valore per la nascita del secondo figlio. Il Ministro Ferrero cita a sproposito un termine vergognoso di cui noi operesi abbiamo imparato a conoscere il significato a nostre spese. Prima di lui ne ha fatto una bandiera il presentatore Gad Lerner che parlava di pogrom anche in occasione della battaglia per la legalità fatta pacificamente a Opera e volta ad ottenere il rispetto della legge e l’inammissibilità di un campo rom irregolare nel paese alle porte di Milano. Ma se a Gad Lerner si poteva dare l’attenuante del fatto clamoroso e di enorme portata popolare culminato con l’involontario incendio della tendopoli, che avrebbe dovuto ospitare i nomadi, al Ministro non si possono dare scusanti. Ferrero non conosce evidentemente il significato del termine che utilizza né, tanto meno, la gravità della sua accusa che i magistrati dovrebbero perseguire ed il Presidente della Repubblica Napolitano utilizzare per chiedere a Prodi di sostituire Ferrero al Governo. Parlare di pogrom per un sasso contro una finestra di proprietà della Diocesi è un azzardo in quanto, con questo termine, si intendono le azioni violente contro la proprietà e la vita di appartenenti a minoranze politiche, etniche o religiose. A Pieve Porto Morone, con un sasso contro una finestra, come ad Opera con l’incendio della tendopoli vuota, non si è fatta alcuna azione violenta contro la vita di alcuna persona né contro la proprietà dei rom visto che, in entrambi i casi, i nomadi sono semplicemente ospiti di strutture non loro. L’aver parlato poi di pogrom nazista denota la stoltezza di un affermazione fatta di chi volutamente finge di non ricordare che i pogrom sono nati proprio nella Russia degli Zar dove le sommosse popolari antisemite e le successive devastazioni avvenute, con il consenso - se non con l'appoggio - delle autorità governative, hanno fatto scuola. Un Ministro della Repubblica, membro del Governo che l’estrema sinistra ricatta con i suoi scarsi ma fondamentali voti, non può permettersi di fare simili affermazioni dimenticando che, del Governo, fanno parte anche lui ed il suo partito.