Il comunicato stampa dell'11 gennaio scorso, diffuso dall'ufficio del Sindaco Alessandro Ramazzotti di Opera, recitava:
“Una minestra riscaldata e ormai ammuffita”. Usano una metafora i sindaci di Rozzano, Massimo D'Avolio, di Opera, Alessandro Ramazzotti e di Locate di Triulzi, Severino Preli replicando alle provocazioni degli ultimi giorni dell'assessore milanese Maurizio Cadeo, il quale insiste nell'affermare che nel sud Milano sorgerà un termovalorizzatore. E che a volerlo sarebbe il presidente della Provincia. Una “notizia falsa” precisa, in una nota stampa, Filippo Penati.
“Una notizia chiaramente strumentale – aggiunge Ramazzotti – e sono dispiaciuto e un po' meravigliato che Forza Italia di Milano e l'assessore Maurizio Cadeo preferiscano la strada del clamore e degli annunci invece di dare un contributo serio al tema del trattamento rifiuti, soprattutto ora che è in corso l'esame, da parte della Regione, del Piano provinciale. Mi risulta che non sia previsto alcun impianto nel Parco sud o, più genericamente, nel sud milanese, come tra l'altro ha chiaramente ribadito nel suo comunicato stampa diffuso oggi lo stesso presidente della Provincia di Milano”.
“Il problema rifiuti è troppo serio – sostiene il sindaco di Rozzano, Massimo D'Avolio – per utilizzarlo come forzatura e occasione di scontro politico”.“L'impegno dei Comuni della provincia verso la raccolta differenziata – sottolinea il sindaco di Locate di Triulzi, Severino Preli - evidenzia la volontà di affrontare con determinazione il problema, senza inventarsi cose che nel Piano non sono contenute. Perché compito di un amministratore pubblico non è quello di fare dichiarazioni, ma di presentare proposte concrete”.
VERGOGNA!
Oggi il Corriere della Sera riporta nuovamente la notizia dell'inceneritore nel nostro paese oppure, alla meglio, al confine di Milano con Rozzano ad un paio di kilometri da Opera.
A quanto pare Filippo Penati, Presidente della Provincia, si è reso conto che "il potenziamento degli impianti esistenti di termovalorizzazione non basta" e quindi si incontrerà nei prossimi giorni con la Moratti e Formigoni per formalizzare la decisione.
Questo vergognoso gioco delle parti sta facendo si che da quasi dieci anni ci si scambino colpe e responsabilità da un ente o istituzione all'altra in modo tale da giungere al momento dell'edificazione senza che i cittadini possano dire la propria ed identificare un "colpevole".
Noi però lo abbiamo identificato, principalmente, nel Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti che ha vissuto tutti questi anni da primo cittadino e che ha sempre smentito che qualcuno volesse piazzare un termovalorizzatore a Opera.
Incredibili le sue ultime parole diffuse a mezzo comunicato stampa non più di dieci giorni fa che, anziché essere allarmate, smentivano come sempre ogni voce che riguardasse la nostra zona ed anche le parole di chi, come il suo compagno Filippo Penati Presidente della Provincia di Milano ed ex Sindaco della Stalingrado d'Italia, lavora invece proprio in questa direzione.
Penati infatti ribadisce oggi che l'inceneritore si deve fare ed incontrerà nei prossimi giorni il Comune di Milano e la Regione per definire, con ogni evidenza, l'esatto punto che sembra possa distare non più di qualche kilometro in linea d'aria dal nostro paese.
Ramazzotti ha fatto questa politica farraginosa per dieci anni e prima che se ne vada, per non rischiare che il prossimo sindaco faccia invece gli interessi della propria comunità, sta agevolando le trattative per dare la possibilità a Provincia, Regione e Comune di Milano di fare tutto il necessario senza che i cittadini operesi possano aprire bocca.
Noi non ci stiamo ed annunciamo una mobilitazione contro il Comune di Opera, che non tutela i propri cittadini, e denunciamo pubblicamente questa vergognosa politica del Sindaco Alessandro Ramazzotti che copre responsabilità sue e del suo partito, come ha fatto smententendo le parole di Penati ed affermando, ancora dieci giorni fa, "mi risulta che non sia previsto alcun impianto nel sud milanese".
Dopo aver portato un campo nomadi a Opera ed averlo difeso strenuamente, fino a trascinare un Consigliere Comunale ed altri otto cittadini in tribunale, adesso Ramazzotti raschia il fondo fingendo di non sapere nulla di inceneritori ed addirittura smentendone sempre qualsiasi voce al riguardo.
Intanto a mettere a tacere "la voce di Opera" ci pensa Filippo Penati, Presidente della Provincia di Milano, che ha pensato bene di costituirsi parte civile nel processo contro il Capogruppo della Lega Nord operese Ettore Fusco, sotto processo per istigazione a delinquere, in seguito alla vicenda che ha visto i cittadini operesi prevalere sulle istituzioni facendo allontanare il campo rom dal proprio paese.
Sicuramente avrà concordato questa politica con il suo compagno operese Sindaco Ramazzotti ma non ha fatto i conti con l'orgoglio di questa cittadina del sud Milano.
Non sarà una richiesta di risarcimento danni, e neppure un'eventuale condanna penale, a bloccare l'onorabilità di certe persone.
Soprattutto nessuno bloccherà l'orgoglio di essere operesi e di lottare per difendere l'integrità del proprio territorio, la propria salute e la terra che lasciamo ai nostri figli.
Opera è ancora una volta con noi, contro l'inceneritore e contro chiunque ne agevoli la costruzione. Se lo mettano in testa Penati e Ramazzotti.
Per quanto riguarda Formigoni, non cada nella trappola che i "compagni" gli stanno tendendo.
Il Governatore lombardo ha dimostrato di essere persona equilibrata, federalista ed autonomista, quindi non può avallare alcuna scelta di tale rilevanza senza che sia condivisa dai cittadini.
Auspichiamo un suo intervento in tal senso chiamandolo a farsi garante dei diritti degli operesi.