Opera: il meteo

venerdì 11 gennaio 2008

COMUNICATO STAMPA: OPERA NON ACCETTA LA SPAZZATURA

Opera, 11 gennaio 2008
Opera ha già detto no all’inceneritore vicino al proprio confine territoriale ed impone a chiunque volesse edificarne uno di interpellare innanzitutto i cittadini operesi di cui siamo già in possesso di duemila firme contrarie alla realizzazione di un termovalorizzatore.
Il fatto che il nostro sia un piccolo paese non significa che la Provincia di Milano ci possa utilizzare come zerbino sotto cui nascondere la propria spazzatura.
Lo scorso anno Penati ed il Comune di Milano ci provarono con il campo nomadi, che trovò il favore il Sindaco operese Ramazzotti di sinistra come il Presidente della Provincia, ma i cittadini rispedirono gli ospiti indesiderati al mittente.
Adesso non ricominciamo con la storia dell’inceneritore senza pensare quanto meno di interpellare gli operesi attraverso un referendum.
A Milano non serve un nuovo inceneritore, procedano con l’ampliamento di Silla 2 se i rifiuti dei milanesi aumentano ma la si finisca di fare un business della combustione dei rifiuti.
Ciascuno incenerisca quanto produce in casa sua e Bassolino si tenga la sua spazzatura.
Siamo profondamente amareggiati per l’atteggiamento di Forza Italia e di Alleanza Nazionale che in provincia non solo non si oppongono a nuovi inceneritori ma addirittura si apprestano, condividendo la posizione di Filippo Penati, a fare da stampella al centrosinistra diviso su questo tema.
Auspichiamo un ravvedimento del centrodestra a palazzo Isimbardi affinché sia considerata la volontà dei comuni vicini ad eventuali nuovi impianti termovalorizzatori che rappresentano strutture con un impatto che può essere devastante nel caso di piccole comunità come quella operese che, nel suo recente passato, ha già mostrato di non essere disposta a subire imposizioni.
La Lega Nord operese invita a valutare l’allargamento di Silla 2 solo se indispensabile a smaltire i rifiuti prodotti nella provincia di Milano senza accollarsi l’onere di incenerire per denaro spazzatura proveniente da fuori provincia e chiede, qualora fosse indispensabile costruirne uno nuovo, una consultazione popolare al fine di conoscere la volontà dei cittadini.
Solo in questo modo si potrà parlare legittimamente di scelta condivisa e quindi accettata dalla gente.