Opera: il meteo

mercoledì 23 maggio 2007

COMUNICATO STAMPA: ANCORA NOMADI VICINO A OPERA E POASCO

Opera, 23 maggio 2007
Un'altra comunità di rom si è stanziata vicino al nostro paese. In Via Ripamonti, a metà strada tra l'Istituto Europeo di Oncologia ed Opera, è infatti giunta una carovana di roulottes che si sono insediate all'interno dell'area dove per almeno un decennio, fino a quando è stata demolita una vecchia cascina, hanno bivaccato altri abusivi. La comunità di Noverasco, frazione di Opera che confina con Milano, è preoccupata per questa presenza che se non immediatamente rimossa porterà conseguenze spiacevoli all'intero paese ed a tutta la zona del sud Milano. A partire dai mezzi pubblici che saranno utilizzati dai nomadi per spostarsi su Milano o su Opera, ovviamente senza biglietto, che sono gli stessi che utilizzano i nostri ragazzi per andare a scuola a Milano e gli adulti per recarsi al lavoro o per usufruire di tutti quei servizi per cui dipendiamo dalla metropoli. Un altro campo in quell'area è uno schiaffo alla comunità operese che ha appena dovuto combattere aspramente per farne rimuovere uno che l'Amministrazione aveva insediato in centro paese ed è un aggravio della già precaria situazione di insicurezza diffusa in tutto il sud Milano. Non possiamo tollerare simili soluzioni da parte di chi li lascia insediare ed auspichiamo un rapido intervento del Prefetto Lombardi, che stimiamo e conosciamo come uomo vicino ai cittadini, che siamo certi vorrà evitare che l'insediamento abusivo diventi permanente come siamo certi che vorrà intervenire al fine di evitare un altro insediamento, sempre ad Opera, davanti all'Abbazia di Mirasole dove cominciano a farsi frequenti le presenze dei nomadi.
La situazione di Poasco intanto si fa sempre più complessa così come l'intolleranza mostrata dalle forze dell'ordine nei confronti degli inermi cittadini che si prendono la briga di passeggiare per il paese al fine di monitorare il proprio territorio divenuto terra di conquista per i rom dei quattordici campi della zona che non perdono giorno senza visitare scuole, bar o abitazioni. Stanotte vittima della prepotenza dei tutori dell'ordine è stato il Consigliere Comunale di Opera Ettore Fusco che insieme ad un gruppo di poaschesi si trovava vicino al sottopasso tra Poasco e Sesto Ulteriano a poche centinaia di metri dal confine con Opera. I Carabinieri in borghese, giunti con fare minaccioso, lo hanno subito preso di mira rilevando, senza qualificarsi e con una certa prepotenza ed arroganza, come la presenza dello stesso non fosse opportuna né giustificata sul luogo. Uno dei due, che ha poi vantato il suo grado nell'Arma per sottolineare come la sua parola contasse più di quella dei cittadini, ha tirato in ballo la vicenda del campo di Opera bruciato, prima che ne fosse finito l'allestimento, quasi a voler incolpare qualcuno dei presenti del dolo su cui stanno indagando gli investigatori e di cui, Ettore Fusco, non è certo accusato. Non c'è stato bisogno che Fusco si qualificasse per divenire bersaglio di ingiurie, ad onor del vero generalizzate, sui politici da parte del secondo militare persino più alto in grado. Tali ingiurie però un graduato dei carabinieri dovrebbe provare a rivolgerle a quei politici che producuno leggi ingiuste per i cittadini e che premiano delinquenti e clandestini; non invece a chi perde giorni e notti per difendere la propria terra, senza ricavarne un centesimo, e contribuendo suo malgrado proprio a pagare lo stipendio a questi tutori dell'ordine. Anche per i cittadini poaschesi che hanno provato a calmare gli animi degli agenti c'è stato un netto rifiuto al dialogo ed un invito, con fare minaccioso, ad andare a discuterne eventualmente in caserma. Dell'accaduto si provvede ad informare la Stazione dei Carabinieri di Opera e la Questura di Milano sperando che questo non debba ripetersi e che lo stesso zelo sia utilizzato nel perseguire chi delinque.