Opera, 21 maggio 2007
Ancora una volta gli zingari l’hanno fatta franca a Poasco. Quattro a piedi ed altri a bordo di due macchine hanno tentato di assediare il paese come oramai accade quasi tutte le notti. E’ accaduto nottetempo a Poasco quando una vettura, poi risultata rubata, è giunta a gran velocità nel parcheggio del campo sportivo con a bordo quattro ragazzi di cui almeno un paio poco più che bambini. I quattro sono scesi dall’auto e si sono avvicinati alla pensilina della fermata dell’autobus quando, quattro cittadini li presenti, si sono subito precipitati a vedere cosa volevano fare dato che la sera prima, altri nomadi, avevano messo a ferro e fuoco la stessa zona lasciando gli attrezzi del mestiere ed alcune bici, che non avevano potuto recuperare, a causa della fuga precipitosa dovuta all’intervento dei residenti e dei carabinieri.
Stanotte i quattro nomadi, messi in fuga dai presidianti, si sono divisi in due gruppi e si sono dileguati, due attraversando i campi ed altri due scavalcando un cancello e passando dai cortili mentre venivano inseguiti dai cittadini esasperati.
Alle due di notte sembrava mezzogiorno con moltissimi poaschesi affacciati alle finestre ed ai balconi a dare indicazioni sulla direzione presa dai fuggiaschi. Purtroppo però non sono stati affidati alla giustizia e le due pattuglie dei carabinieri che hanno partecipato agli inseguimenti attraverso le vie cittadine non hanno potuto fare altro che fermare altre due macchine con persone sospette a bordo ma di cui non sappiamo nulla di più.
Avendo assistito a quanto oggetto del presente comunicato siamo estremamente certi di quel che vi raccontiamo e nessun comunicato della Prefettura, del Sindaco o delle Forze dell’Ordine potrà smentire quanto accaduto.
La gravità della vicenda è legata alla ripetitività di eventi simili con cadenza giornaliera. I poaschesi sono esasperati e come loro anche gli altri abitanti delle zone limitrofe.
Ieri sera infatti al presidio di Chiaravalle c’erano i nomadi che dal loro campo osservavano con fare intimidatorio i milanesi raccolti in protesta ed, all’intervento della Polizia, su richiesta dei cittadini i rom del campo si sono limitati ad indietreggiare ed a lanciare insulti da sopra le baracche.
In segno di spregio verso la cittadinanza i rom hanno appiccato un grande fuoco vicino al campo che, sempre su richiesta dei cittadini, la Polizia è prontamente intervenuta affinché lo spegnessero.
L’esasperazione dei lombardi è arrivata ad un punto tale da rendere imprevedibile il comportamento dei tranquilli cittadini che si sentono impotenti e non tutelati dalle Forze dell’Ordine che, dal canto loro, non possono fare altro che rispettare gli ordini. E gli ordini sono sempre gli stessi: non fare nulla. E intanto nessuno vigila per la nostra sicurezza.
Opera Sicura con i cittadini del sud Milano è preoccupata per la crescente criminalità legata ai campi nomadi e sollecita per l’ennesima volta l’intervento del Prefetto affinché faccia rispettare le leggi dello Stato anche in Lombardia facendo sgombrare immediatamente tutti i campi nomadi.