Il Sindaco di Opera, Alessandro Ramazzotti, non ha ancora perdonato al Capogruppo della Lega Nord Ettore Fusco di avergli fatto scappare i rom dal suo bel campo nomadi che nei mesi scorsi aveva cercato di allestire all’ingresso del paese. Dopo il presidio durato quasi due mesi che ha messo in ginocchio le istituzioni ed i rom stessi, troppo sotto controllo, Alessandro Ramazzotti non perde occasione per tentare di sferrare attacchi all’antagonista per eccellenza, il Consigliere che ha guidato la pacifica rivolta degli operesi fino all’allontanamento dei nomadi da Opera.
Adesso Ramazzotti si attacca ad ogni pretesto per cercare di gettare fango sul leghista Fusco che è accusato di qualsiasi banalità avvenga in paese, persino le goliardie sono addebitate “al clima di tensione che qualche politico locale avrebbe alimentato dal 21 dicembre in poi”; e quel politico locale sarebbe il capogruppo del Carroccio Ettore Fusco.
Con l’ultima sua iniziativa Ramazzotti ha toccato il fondo e si è permesso di spendere altro denaro pubblico per dare “mandato a dei legali di verificare la sussistenza di reati quali la calunnia aggravata a mezzo stampa in quanto - secondo il Sindaco Ramazzotti - si danneggia l’immagine della città”.
La colpa di Fusco sarebbe quella di avere reso pubblico attraverso il giornalino del gruppo consiliare della Lega, “l’operese”, l’esito di una verifica ministeriale che l’Amministrazione ha tenuto nascosta ai consiglieri comunali d’opposizione e persino di maggioranza.
Ramazzotti considera calunnie le parole di Fusco che ha semplicemente riportato ai cittadini la notizia - vera - che gli ispettori del Ministero hanno contestato alla sua Amministrazione decine d’irregolarità nella gestione contabile - amministrativa del Comune di Opera.
Pochi giorni fa, dopo un mese d’attesa, siamo finalmente venuti in possesso della relazione di cui eravamo in ogni modo a conoscenza in anticipo e di cui non si era voluto dare alcuna spiegazione, in Consiglio Comunale, nonostante si dovesse approvare un bilancio preventivo che ripropone le medesime infrazioni segnalate dagli ispettori del Ministero delle Finanze.
Il Sindaco Ramazzotti può anche essere affranto per quanto gli capita in questi ultimi mesi, la sua immagine sta decisamente crollando in seguito al comportamento che ha tenuto portando i rom ad Opera, rilasciando interviste calunniose per gli operesi ed i loro rappresentanti politici che manifestavano contro il campo, affiggendo in tempi differenti tre diversi manifesti ovunque per sostenere con arroganza le sue ragioni, capeggiando una manifestazione dei centri sociali che hanno cercato di smobilitare il presidio dei cittadini ed in ogni suo comportamento legato a quella vicenda.
Le sue disgrazie non sono però cessate grazie all’allontanamento dei rom, anzi, ha messo in vendita il terreno delle case di cooperativa chiedendo ai proprietari delle abitazioni cifre doppie rispetto a quanto si paga a Milano e 800 famiglie sono scese sul piede di guerra, è intervenuto nella compravendita dei 750 appartamenti di proprietà dell’Enpam agli inquilini di Noverasco ed altrettante famiglie sono in subbuglio, ha ricevuto questa batosta dal Ministero delle Finanze che gli ha riscontrato irregolarità a proposito di quanto pagava alcuni dipendenti, al costo delle consulenze esterne, agli appalti, alle ferie di alcuni dipendenti e persino all’irregolare modalità di assunzione d’alcuni collaboratori tra cui la moglie di un suo assessore.
Da pochi giorni ha permesso, giusto per non smentirsi, l’installazione di un enorme ripetitore di telefonia a ridosso delle scuole e del centro sportivo a poche decine di metri da un quartiere popoloso del paese.
Anche quest’ultimo, come tutti gli altri eventi negativi per il Sindaco, è stato oggetto d’articolo su “l’operese”, l’organo di informazione del Gruppo della Lega che l’Amministrazione non riesce proprio a mandare giù.
Ettore Fusco è tranquillo ed entusiasta del lavoro degli ispettori ministeriali e rileva che il mandato ai legali sarà come sempre molto oneroso per gli operesi, almeno come i precedenti, e ciò rende ancora più evidente ai cittadini stessi come sono gestiti male i loro soldi.